Rimpolpiamo la rassegna delle conversazioni più inopportune con alcune novità: un regalo quasi-natalizio, una sessione motivazionale, una giovinetta traviata e la mia ennesima figura da stordita.
Chiedi Fonzie e ti danno avanzi. Dinanzi alla furia androcida di un’amica si ricorre a tutto: “pensa a papà, lui sì che è un bravo uomo”. Ma non serve, perché devono morire tutti, e subito. A Natale, dinanzi all’albero sarai sola con un Dildo nuovo di zecca.
Pazza pazza serata. A forza di gridare “al lupo al lupo”, da te ci si aspetta sempre le stesse cose. Che tu sia in ritardo, incazzata e vagamente depressa, un po’ Loredana Bertè, un po’ Mia Martini. Quando sei di buon umore, insomma, nessuno ti crede.
Bruciate “The Secret”, leggete Gynepraio. Come la visualizzazione di cose bellissime può portare una donna -già in piedi sul cornicione- a rivalutare quel grande festino che si chiama vita. Tecnica che ho appreso dalla mia eroina Suor Maria. Non a caso, infatti, essa occupa il secondo posto nel mio cuore, subito dopo Jo March di Piccole Donne.
C’è un grande prato verde, dove nascono speranze che si chiamano ragazzi. Prendi un giovane virgulto, insegnale tutto quello che sai e trasformala in una pianta forte, in grado di dare frutti maturi. Instillale senso critico e rispetto per le istituzioni. Sii per lei un modello di vita.
Vieni piccina, ti spiego l’ironia. Anni di battute al vetriolo, sarcasmo, doppi giochi da cerebralona buttati alle ortiche: continuo a non capire quando la gente mi si vuole biecamente fare. Probabilmente l’uomo della mia vita mi già è passato davanti, mi ha chiesto di sposarlo ed io pensavo scherzasse. Magari lo reincontro a Edimburgo.