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Che anno è, che giorno è? E soprattutto: a che ora finisce la pena dell'alma? Test psico-temporale (mah!)
Creato il 03 luglio 2012 da Charlotteforever25E quindi - siccome qui si gioca, perché questa è la funzione ultima di questo blog (giocare per alleggerire) - ho deciso di fare un test che abbia come punti di partenza: il concetto di tempo, la pena dell'alma, la quale non si bene cosa sia, sebbene ognuno sappia benissimo che forma abbia la propria. Oltretutto è un bel po' di tempo che non scrivo un test e non vorrei perdere l'abitudine, come dire la capacità di seguire processi logici. Inoltre è notte e quasi tutti dormono e io sono sveglia per scelta imposta dalla lentezza cui non riesco, a volte mio malgrado, a rinunciare. Sì, lenta e sveglia alle 04.11 di un lunedì normale, bendisposta verso tastiera/mondo/genere umano; rilassata, ispirata e pure un po' abbronzata - che non è variabile irrilevante - col venticello del paradosso che mi seduce, che dovevo fa'? Un test, naturalmente.
Test = gioco. Perché, come dicevo prima, ci sono dei posti in cui è bello giocare. Anzi in cui è più bello giocare. A me in questo posto piace un sacco giocare. Perciò dichiaro apertamente che questa non è la mia stanza dell'oroscopo, né quella delle riunioni di condominio con le stelle. Non è la stanza dei bottoni, la stanza in cui specchiarmi, non è la stanza dove amoreggio tra le righe con gli Scorpioni, gli Acquari e i Leoni. Non è la stanza dove dico alla Bilancia tutto quello che penso di lei; né quella dove continuo a spronare i Pesci a tirare fuori le unghie; non è la stanza dove mando a dire le cose ad un Toro smemorato o perseguito le Vergini. Non mi sembra nemmeno il luogo opportuno per darle "che se le ricorda" ai Gemelli (anche perché poverini non sono tutti uguali e non tutti se le meritano con la stessa frequenza e la stessa intensità); non è la stanza dei pettegolezzi con l'Ariete, né quella dell'empatia con i Sagittari. E' un posto come un altro per giocare, ma per me non è tanto un posto come un altro, perché non in tutti i posti mi sento a casa come qui.
Test psico-temporale quando c'è pena dell'alma.
1) Scusa, che ore sono?
a) le 04.13 di lunedì 2 luglio 2012
b) non oso immaginare
c) il tempo è un concetto troppo relativo per essere misurato.
2) Con che frequenza soffri di paturnie improvvise?*
a) ogni circa 23 giorni
b) ma chi ti ha dato il via libera per scrivere queste stronzate?
c) non specificato. Arrivano quando decidono di arrivare, in genere mi struggo ma solo per un po': ormai so che questa fase coincide con quella in cui risalirò il fiume controcorrente.
3) Se la metà della mela è vicina:
a) lo capisco perché l'aspirapolvere è in funzione dalle 15 alle 16.30
b) mi tocca guarda' Maria De Filippi e controllo morbosamente l'orologio in attesa che finisca il programma. Temo però che al suo termine, la metà della mela voglia fare commenti sui tronisti: quelli sono gli unici momenti in cui spero il tempo si dia una mossa
c) il tempo svanisce e la pelle diventa morbida come le chiappette di un 3enne.
4) Che cos'è il tempo?
a) tu sei una malata di mente
b) è un carnefice che fa raggrinzire la pelle
c) è la mia croce e non so stare al suo ritmo ma un giorno imparerò.
5) Quante tempo sacrifichi a cercare le risposte invece di passarlo a cercare le domande giuste?
a) Tutte le domande hanno una risposta, pure le domande sbagliate
b) E quali sarebbero le domande giuste?
c) Da come hai formulato la domanda la risposta giusta sembrerebbe troppo. Ma io non credo effettivamente che sia troppo. Però penso che tu abbia ragione a dire tra le righe che dovrei passare più tempo a cercare le domande giuste. Per il momento provo a pormene di intelligenti, spero un giorno di scoprire che erano pure giuste.
* Se hai risposto C alla domanda 2, vai comunque avanti col test ovvero dammi un'altra chance.
MAGGIORANZA DI A - Tempestoso e tempista in senso poco metaforico.
Se perdiamo l'orientamento temporale e tu sei nei paraggi, siamo in una botte di ferro. Tu però non ti senti in una botte di ferro pur avendo un controllo morboso di tempo e varie. Mettitelo in testa: il tempo passa, ma non è che lo devi pedinare per vedere cosa fa mentre ci lascia un po' più vecchi, un po' più saggi, un po' più cinici, un po' più sospettosi. Non lo pedinare quindi, anzi, prova a stare al suo ritmo senza che lui diventi la tua malattia. Per quanto il tuo sogno più grande sarebbe possedere un orologio con 6 lancette invece che 3, sei profondamente attratto da quelli che del tempo non è che se ne fregano - esso esiste pure per loro - ma provano a goderselo. E qualche volta ci riescono pure. Coraggiosi, pensi di loro. Perché anche tu non ti fai un po' di coraggio, esci dalla scientificità di una cosa che è meno scientifica di quel che credi e te lo godi? Pena dell'alma: qualcuno ci nasce e punto. Qualcuno pensa che io blateri. Tu non la temi, anzi la mortifichi ogni circa 23 giorni. Forse non è il trattamento che si merita: dimentichi che bisogna toccare il fondo per poter poi toccare le stelle.
MAGGIORANZA DI B - Bianconiglio. Essere realisti è una cosa, vedere sempre il peggio è un vizio che ti devi togliere. Sì, delle persone, molte, non ti puoi fidare, ma di altre cose puoi fidarti di sicuro. Del tuo intuito, per esempio, poi anche dell'istinto (ma con moderazione) e del tempo che porta via il presente e lo trasforma in memoria. E' vero che passando e lasciando vuoti e quesiti lui ti ha fatto diventare un cinico, però non devi odiarlo solo perché scorre così come natura ordinò che lui facesse. Quindi datti una regolata altrimenti starti intorno diventa insopportabile pure se hai un odore delizioso, un sapore che non ne parliamo e restiamo abbagliati quando i tuoi occhi penetrano i nostri occhi e il nostro pensiero. Prenditi il lusso di sapere che ora è facendo finta che non lo sai, non avere paura del poi, pensa semmai al come e al perché. La pena dell'alma esiste, ma spesso si presenta sotto mentite spoglie. Tu, se ti impegni, puoi riconoscere le spoglie in questione con largo anticipo. Impegnati.
MAGGIORANZA DI C - Saltatempo che ti passa. Il giorno e l'ora saranno pure dettagli irrilevanti, ma ogni tanto chiediti "che anno è?" tanto per essere sicuro che non te ne sei persi (anni) per strada. Ché poi dopo cercare di recuperarli è inutile come cercare di convincere la dolce metà della mela che aver annusato un'altra mezza mela era solo per esorcizzare la solitudine. Sai bene che queste sono tutte stronzate e non ci crede nessuno, a meno che quel qualcuno non decida di crederti d'ufficio. Comunque il tempo non ti fa ammalare, ma delle volte accade il contrario: tu fai ammalare lui. Succede quando credi di avere un sacco di tempo da sprecare, altrettanto tempo per cincischiare e pure tempo per farti perdonare degli errori commessi. E lui, il tempo, soffre, meglio si contorce dall'amarezza. Sicuramente il tempo è tanto, però perché aspettare che arrivi il momento giusto quando il momento giusto è già questo? Sono tutte cose di cui sei maestro, ma non le dire in giro se poi non le sai mettere in pratica. Pena dell'alma: tappa obbligata per la tua trasformazione continua da bruco in farfalla, ovvero non sei autorizzato a lamentartene. Ogni tanto, comunque, controllare l'ora ti tornerà utile: saprai finalmente a che ora finisce la pena dell'alma.
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