Versione: Stratelibri
Tipologia: strategico/gestionale
N° dei giocatori: 5 (può essere giocato anche in solitario)
Tempo di gioco: 1/2 ora per giocatore
Dipendenza dalla lingua: alta (soprattutto per la comprensibilità delle carte)
Un gioco storico, considerata la sua recente comparsa nel mondo ludico.
Nato nel 2007 dalla geniale mente di Uwe Rosenberg, si è meritato fin da subito un posto sul podio dei giochi indimenticabili.
E non a torto, direi, visto il potere accattivante che possiede.Interamente ambientato nel mondo dei coloni, dei pionieri che si ritrovavano alle prese con un terreno brullo, incolto, in cui, con fatica e sudore, cercavano di sopravvivere e di migliorare il loro tenore di vita, possiede meccaniche semplici, ma solo ad una prima occhiata, che diventano decisamente più complesse una volta presa dimistichezza con tutto il comparto delle regole.
Regole che, senza mezzi termini, sono di una semplicità assoluta. Ma questo, per chi conosce un briciolo i giochi da tavolo, spesso si traduce in profondità e strategia.
Come si gioca?
Una partita tipo
Ogni giocatore dispone di un tabellone come quello qui sotto in cui, almeno al principio, non vi è nulla se non una misera capanna di legno e due membri della famiglia.
I giocatori, per ogni membro della loro famiglia, hanno la possibilità, ad ogni turno, di compiere azioni che vanno dall’ampliare la propria casa, acquisire materie prime necessarie per costruire, prendere animali da allevare o sementi con cui seminare i propri campi, e così via.
Ma questo è solo l’inizio.
Una partita è divisa in sei parti distinte, ognuna divisa in un numero di turni variabile (per un totale di 14), e al termine di ogni parte scatta una fase definita “raccolto”. In questa fase i giocatori possono raccogliere i frutti delle loro fatiche dai campi coltivati e, cosa importante, sfamare la propria famiglia, grazie alle risorse accumulate.
Così, grazie anche alla possibilità di far crescere la propria famiglia, con conseguente aumento delle azioni disponibili, anche il quantitativo di cibo necessario aumenta di fase in fase, costringendo i giocatori a tattiche sempre diverse e stimolanti pur di accumulare il cibo necessario per non dover subire le penalità per la mancanza di cibo.
Altra importante peculiarità sono le carte, divise in tue tipologie ben distinte: le occupazioni, che definiscono i vari lavoranti che è possibile assumere per compiere i lavori più disparati, e i miglioramenti, che di solito sono strutture o costruzioni che aumentano le possibilità del giocatore e le produzioni dei loro campi o allevamenti.
Sono proprio queste carte l’anima del gioco, costringendo ogni volta a cambiare tattica e obiettivi, rendendo di fatto ogni partita diversa dall’altra.
Alla fine dell’ultimo raccolto avviene il conteggio dei punti e, come da manuale, chi ne conquista di più risulta il vincitore.
Se non bastasse la meccanica così varia e la possibilità di affrontare la partita in modi sempre diversi e stimolanti, Agricola gode anche di una realizzazione davvero ineccepibile sotto il lato dei componenti.
Ogni risorsa del gioco è raffigurata da un segnalino di legno, che in maniera stilizzata riproduce alla perfezione ogni risorsa con cui è possibile giocare.
Così abbiamo tronchi di legno, mazzi di spighe di grano, carote, animali e tanto altro.
Certo, questo complica la gestione da parte dei giocatori, soprattutto per quanto riguarda lo stoccaggio del gioco, ma rimane comunque una decisione imprescindibile e ottima per un gioco del genere e rende il tutto più accattivante e colorato.
Insomma, non si tratta di un gioco facile, soprattutto considerato che ogni partita insegna qualcosa di nuovo e così è indubbio che l’esperienza faccia la differenza.
Ma, anche solo dopo un paio di partite, si riesce a trovare quella confidenza necessaria con le regole e il loro utilizzo, permettendo a chiunque di potersi godere una partita senza troppi pensieri, considerato anche che esiste una versione delle regole dette “per famiglie”, più semplice e dedicata a chi deve ancora acquisire spontaneità nei confronti del gioco.
Se a questo si somma anche la notevole libertà nel comporre il mazzo di carte, le numerose espansioni (soprattutto carte) attualmente in commercio e la possibilità di ribaltare ogni situazione in un paio di turni, è evidente che siamo di fronte ad uno dei giochi meglio riusciti che mi sia mai capitato di giocare.
Io lo consiglio a chiunque non lo conosca, mentre so di non dire nulla di nuovo a chi invece ha già avuto modo di provare questo spettacolare gioco.
Perché fare i contadini non è mai stato così divertente!
E una volta che lo proverete non potrete più farne a meno…