Esiste ancora il PD?
Vedendo l’esito delle primarie, che il PD stesso aveva fortemente voluto, si direbbe di no.
L’ultima batosta il partito l’ha presa a Palermo, dove la Borsellino, pur indipendente e per la campagna promozionale della quale sembra si siano spesi 40.000 euro, e’ stata battuta dal candidato IDV Ferrandelli.
Prima ancora c’era stata la debacle di Genova, dove Doria -grazie anche al sostegno di don Gallo- ha sonoramente battuto la Vincenzi (presuntuosamente equiparatasi ad Ipazia). Precedentemente c’erano state le batoste di Boeri, surclassato da Pisapia, di Morcone, battuto da De Magistris, Pistelli da Renzi (unico proveniente dalla Margherita), Boccia da Vendola e Cabras da Zedda.
Nei centro minori, anche a Rieti Petrangeli del SeL e’ risultato vincitore, ma la sconfitta piu’ bruciante Bersani l’ha subita a Piacenza, la sua citta’, dove il responso delle primarie ha incoronato Petrangeli, dell’area cattolica, che ha surclassato sia la coordinatrice provinciale Massimi che l’ex segretario CGIL Simeoni…
Forse il PD sconta la sua mancanza d’identita’ e di programmi, forse la scoperta, da parte degli elettori, che anche i loro rappresentanti non sono esenti da pecche di tipo “economico” (Penati e Lusi, ma ben dopo Missione Arcobaleno, Mitrokin ed altre cosucce, o il caso di Ancona, col sindaco Sturani indagato per truffa e concussione, o di Salerno, con l’intera giunta indagata per abuso d’ufficio, etc etc) ed anche affarucci di carattere “sessuale” come l’odiato avversario e la stanchezza di vedersi presentare sempre i “soliti noti” proposti dai partiti, forse i precedenti di “voto di scambio” a Benevento, forse, in parte, l’asservimento del partito al governo Monti, che viene visto come un affamatore dei ceti medi e mediobassi, forse il sospetto di brogli come successe a Napoli con Denagostris.
Forse e’ ora che Bersani si faccia da parte a favore di qualcuno con una progettualita’…
Eccetera eccetera…