Quando organizzi la prima presentazione della nuova raccolta di racconti dello Spritz Letterario, fai due conti e pensi che ci saranno circa 60 persone [che pare già un successo].
Pensi anche che verranno soprattutto perché offri lo spritz a tutti.
Con lo scorrere dei minuti, le presenze raddoppiano e continua ad arrivare pubblico.
Tutti seduti, dislocati in due sale per questioni di sicurezza [la sala principale contiene 80 persone], tutti attenti. Età variabile, dai venti agli ottanta, uomini e donne.
I tre attori della compagnia La Trappola pronti ai loro leggii, Jader alla tastiera aspetta un cenno per partire. Sono emozionata come raramente mi è capitato. Prendo il microfono e, dopo i sinceri ringraziamenti a tutti, racconto chi siamo noi spritzati e cosa facciamo, spiego che non abbiamo una sede per gli incontri, perché vogliamo stare tra la gente, nei bar all'ora dello spritz. Due parole sul nuovo libro e una frase, tratta dal nostro manifesto, che è l'essenza del nostro agire per promuovere la lettura, la passione per la parola scritta, per conquistare, a beneficio di tutti, nuovi lettori e per ricordare a chi scrive che si deve rispetto a chi legge:
Spritz Letterario è e resterà, contrario ad ogni forma di elite intellettuale. Pensa che chi legge meriti parole degne del suo tempo e chi scrive, ne sia consapevole.La presentazione/spettacolo inizia. Il pubblico ascolta attento, ride, segue fino alla fine. Non sono venuti solo per lo spritz.
La vera rivoluzione intellettuale, oggi, passa per un pizzico di umiltà, una buona dose di creatività e tanta passione, quella vera. Noi ci crediamo.
Grazie, mi avete fatto capire che c'è ancora voglia di ascoltare e farsi coinvolgere, se la dialettica che si usa è per tutti.
Marianna