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Chi è al Quaradawi

Creato il 17 luglio 2012 da Dragor

  Qaradawi

 

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   Forse non lo conoscete, ma è una delle persone più potenti della terra. Al Quaradawi è il capo spirituale dei Fratelli Musulmani e una delle personalità più in vista dell’Islam sunnita. Per anni l’ho sentito predicare su al Jazeera ogni venerdí alle 6, qualche volta sottotitolato in inglese, qualche volta tradotto da qualche amico islamico. Una volta l’ho anche visto di persona all’Università di Ginevra. Una mia nipote rwandese aveva un copain islamico e mi ha detto: “Vieni a sentire la sua conferenza, cosí vedrai che l’islam non è come credi.” Infatti è ancora peggio. Quaradawi era presentato da Tariq Ramadan, un altro famoso ideologo della mezzaluna che insegna storia dell’islam a Ginevra. Come nei film polizieschi, Quaradawi sosteneva la parte del poliziotto cattivo, Ramadan la parte di quello buono. Rispondendo alle domande del pubblico, Quaradawi andava giù di brutto: sí allo sgozzamento degli apostati, sí alla lapidazione, sí al velo integrale. Ramadan fingeva di dire tutto il contrario ma alla fine diceva le stesse cose. Un capolavoro! Ricordo che alla fine gli ho stretto la mano: “A questo livello la menzogna diventa arte.” “Vero?” ha detto lui con un risolino beffardo.  

   A proposito dello sgozzamento degli apostati, ecco che cosa dice al Quaradawi: “Sotto la legge islamica, la regola nei confronti della blasfemia è chiara: il colpevole dev’essere messo a morte. Solo in certe circostanze si puó accettare il pentimento. Per quanto riguarda l’applicazione della legge islamica in Inghilterra e negli altri paesi europei, i musulmani capiscono che non si potrà realizzare nel prossimo futuro. Ma questo non deve impedirci di migliorare la situazione e presentare il punto di vista islamico dove e quando è possibile. Questo è il dovere di ogni musulmano.” In pratica dice: se fosse per me, gli apostati si sgozzerebbero anche in Inghilterra e negli altri paesi dove i Fratelli sono forti. E’ solo questione di tempo.

   In particolare, a proposito dell’apostata sgozzato in Tunisia (gli hanno tagliato la gola e poi la testa), ha detto: “Fra le libertà che l’islam non accetta,c’è la ridda (apostasia) che si espande dall’individuo al gruppo e minaccia le fondamenta del tessuto sociale. D’altra parte c’è la ridda limitata, ossia quella di chi cambia religione e non si estende al prossimo. Secondo l’islam, la punizione per la ridda limitata è l’inferno nell’altra vita. Ma l’altra ridda, la ridda in cui l’individuo che abbandona la religione invita gli altri a imitarlo, ad aprire la strada a un gruppo le cui mete non sono quelle dei musulmani, non ha posto in un paese islamico. Questi individui mettono in pericolo il tessuto sociale, sono come i murtaddoon (apostati) combattuti dal primo Califfo Abu Bakr. Questi murtaddoon si dichiaravano profeti con la stessa ispirazione concessa al Profeta Muhammad. Il pericolo più grave per un musulmano è quello che minaccia la sua esistenza spirituale. Cosí l’apostasia o l’incredulità sono il pericolo più grave per la società.Per preservare la sua esistenza, la società musulmana deve lottare contro la ridda da qualsiasi parte e in qualsiasi forma venga, non deve permetterle di espandersi come un incendio fra i rovi. Cosí ha fatto Abu Bakr quando ha combattuto il popolo della ridda che seguiva i falsi profeti. Per questo i saggi musulmani convengono che la punizione per il murtadd (chi commette la ridda) è l’esecuzione.”

   Come potete vedere, gli argomenti di questo signore sono identici in tutto e per tutto a quelli usati dagli inquisitori del medioevo per bruciare gli eretici. Ma Quaradawi vive nel XXI secolo ed è il capo spirituale di quasi un miliardo di persone che prendono le sue parole come oro colato. Ed ecco il Quaradawi-pensiero sugli ebrei, diffuso nel mondo da Al-Jazeera: “Per tutta la storia Allah ha imposto agli ebrei delle persone che li puniscono per la loro corruzione. L’ultimo castigo è stato somministrato da Hitler. Con tutto quello che ha fatto, e benché gli ebrei abbiano esagerato i fatti, è riuscito a metterli al loro posto. Era un castigo divino. Se Allah vuole, il prossimo verrà dalla mano dei musulmani.” E ancora: “La sola cosa che spero, al crepuscolo della mia vita, è che Allah mi offra l’occasione di andare alla jihad (la guerra santa) anche sulla sedia a rotelle. Uccideró i nemici di Allah, gli ebrei.”   

   In Egitto, Quaradawi ha ingaggiato un braccio di ferro con l’esercito per controllare anche il Parlamento dopo la presidenza. Forse si darà una calmata per non alienarsi i turisti e i dollari americani, ma la sua base si è già scatenata e reclama l’applicazione integrale della Sharia con il relativo seguito di sgozzamenti, lapidazioni, dimmah (tassa che gli infedeli devono pagare all’islam) e perfino la distruzione delle piramidi in quanto haram, non islamiche. Ricordate che Quaradawi non è un estremista. E’ universalmente considerato un « moderato », viene ricevuto nei migliori salotti e fa scattare ai suoi ordini tutto l’islam egiziano, quello libico e tunisino, parte di quello inglese e di quello francese, tutto l’islam italiano. Forse non lo sapete, ma ce lo avete in casa.   

Dragor


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