Emma Bonino è una politica italiana, piemontese, nata nel 1948, è una delle figure più importanti nel radicalismo italiano.
La sua carriera nelle istituzioni inizia nel 1975, quando fonda il Centro di informazione sulla Sterilizzazione e sull’Aborto.
L’anno dopo, nel 1976, Emma Bonino si presenta con la lista I Radicali, riuscendo di essere eletta a soli 28 anni, insieme ad altri radicali tra i quali Pannella.
Nel 1989 diverrà presidente del Partito Radicale Transnazionale, carica che ricoprirà fino al 1993.
Emma Bonino è famosa per alcune sue prese di posizione molto nette e decise, come quelle contro la dittatura nella Polonia comunista, che le vale l’espulsione dal paese nel 1987. E’ inoltre la promotrice di molte campagne e referendum sui dirittinei paesi dell’Est e nel 1981 promuove un appello contro lo sterminio per fame e contribuisce a fondare l’associazione Food and Disarmement International.
Numerosissime le sue adesioni a campagne contro la fame, le guerre e a faore dei diritti umani in ogni parte del mondo.
Vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013, è stata ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel governo Prodi II, mentre in passato è stata Commissario Europeo dal 1995 al 1999, ed eurodeputata a Strasburgo. È stata inoltre membro del comitato esecutivo dell’International Crisis Group (organizzazione per la prevenzione dei conflitti nel mondo), nonché segretaria del Partito Radicale.
Nel 2010 si candida e vince alle elezioni per la Presidenza della regione Lazio.
Nel Governo Letta viene nominata Ministro degli Esteri, preferita a nomi come Massimo d’Alema o Mario Monti.
Articolo di Alberto Schilirò e Matteo Rinaldi.
Foto World Economic Forum, licenza CC BY-NC-SA