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Chi ha vinto le elezioni 2013?

Creato il 04 marzo 2013 da Lucalo

Chi ha vinto le elezioni 2013?

Non so se lo sai: ci sono state le elezioni.

C’è chi dice che gli italiani tra i 18 e i 25 anni abbiano votato con queste percentuali: Grillo 41%, Monti 23%, Pdl 15%, PD 7%.

Peccato che l’intero sistema se ne sbatte di quello che pensano i giovani.

A proposito di giovani una volta uno di loro ti ha detto: chi sei tu per vendermi un libro se nemmeno ti conosco? Per un attimo non hai respirato, poi ti sei ammutolito per i successivi due giorni.

Ma questa è un’altra storia.

La storia di oggi è che i non-giovani hanno votato un Italia che al trenta percento rappresenta i corrotti, al trenta la paura del cambiamento, e al venticinque l’incazzatura.

E se non ti senti rappresentato da nessuna delle tre categorie è probabile che tu voglia andare via.

Attento però, potrebbero non averti detto che fuori c’è il rischio di meritocrazia.

Che il rischio della meritocrazia è che non sai mai chi vince.

Cioè, vince il più bravo, ma chi è questo? Chi ce l’ha messo lì? Va a finire che ci vende un libro anche lui.

Ancora sta storia, dici, ma allora proprio non sei riuscita a digerirla, dici.

Giusto, torniamo alle elezioni.

Chi ha vinto le elezioni 2013?

Dopo le elezioni hai capito che bisogna essere più selettivi.

I dieci minuti di televisione una volta al mese sono troppi.

Troppo poco cambiare strada quando incontri chi comincia dicendo “in tempi di crisi“.

Se in tempi di crisi votiamo corruzione e paura del cambiamento, non siamo in tempi di crisi.

Qui servono i fatti.

Ad esempio? Ad esempio rendere eccellente quella piccola, minuscola parte di mondo che riesci a controllare.

È cosi che riesci a cambiare il futuro di un Paese.

È un lavoro sporco questo, lontano dai riflettori e che quasi tutti ignorano.

Adatto a noi signori nessuno.

Li vedi passeggiare per strada, a testa alta, al di fuori di ogni percentuale, magari pensando a chi sono loro per vendere un libro.

E basta co’ sta storia.

 

Ispirato dalla visione del documentario “A girlfriend in a coma


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