Magazine Media e Comunicazione

Chiamami pure per nome, sono solo una donna!

Creato il 28 dicembre 2011 da Controcornice
dic28

Chiamami pure per nome, sono solo una donna!

Posted on 28 dicembre 2011 by Chiamami pure per nome, sono solo una donna!

Tra le pagine del Corriere della Sera campeggia un articolo dal titolo: “Susanna, Emma e Elsa: la sfida del lavoro per  tre (prime) donne.”

Quando ho letto questo titolo, in un primo momento, mi sono rallegrata di vedere per la prima volta tre donne a discutere di un tema così importante per la nostra economia, che in qualche modo peserà enormemente sul futuro del Paese.

Poi però qualcosa tra le parole ha incominciato a stridere. Quello che mi infastidiva, ho capito dopo essere il tono del titolo, utilizzato per mettere in evidenza il confronto mediatico tra le tre protagoniste di questi giorni.

Innanzitutto il fatto che vengano citate per nome di battesimo appare come un tentativo, forse inconsapevole, di sminuirne l’importanza. Mi sembra infatti più un titolo degno di un giornale di gossip che parla di uno dei programmi della De Filippi.

Se si fosse trattato di Giovanni Camusso, Aldo Fornero e Carlo Marcegaglia, credo che il giornalista di turno non avrebbe usato un titolo del tipo “Giovanni, Aldo e Carlo, la sfida del lavoro per tre (veri) uomini”. Farebbe tanto incontro di boxe, non trovate?  Sicuramente non adeguato a tre figure di quel calibro.

Allora mi chiedo, perché quando si tratta di donne è quasi naturale prendersi queste libertà?

Ad esempio mi chiedo perché è stato usato un gioco di parole, mettendo tra parentesi quel “prime” che sembra una vera e propria presa in giro. L’intento infatti mi sembra quello di voler sottolineare sia che le donne in questione sono al vertice, ma anche che, come tutte le donne messe a confronto, tirano fuori quella rivalità “innata” per il ruolo di “prima donna”.

Perché si sente la necessità di mettere in evidenza i contrasti al femminile come battibecchi di prime donne, sminuendo il ruolo che ricoprono?

Anche questi particolari, che ad una prima occhiata potrebbero sembrare banalità, contribuiscono a mantenere il divario di considerazione che esiste tra uomini e donne.

Usare il nome, piuttosto che il cognome, insieme al gioco di parole, alla fine mi è sembrato un modo per sminuire le donne che ricoprono importanti cariche e il loro modo di lavorare e interagire.

Vediamo invece chi sono le tre “prime” donne.

Elsa Fornero, Piemontese, classe 1948, fino alla sua nomina a ministro al Welfare nel governo Monti, ha insegnato presso le università di Torino e di Maastricht.

Susanna Camusso, Milanese, 56 anni, è segretaria generale della Cgil dal 3 novembre 2010. Negli anni Settanta milita prima nel movimento studentesco, poi lascia l' università ed entra nella Fiom di Milano dove muove i primi passi. Entra anche nel Psi. Nel 2008 Epifani la chiama a Roma: è lei la predestinata a raccogliere il testimone.

Emma Marcegaglia, Imprenditrice, 46 anni, è la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente di Confindustria. È anche presidente dell' Università Luiss Guido Carli.

Share on Facebook
Twitter
FriendFeed
AOL Mail
Google Bookmarks
MySpace
LinkedIn
Yahoo Bookmarks
Yahoo Messenger
Hotmail
Google Gmail
Email
PrintFriendly
Share

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :