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Chiamparino soda

Creato il 15 maggio 2013 da Albertocapece

velardi chiamparino morattiAdesso si dice dare una mano, che sembra quasi la frase di un volonteroso missionario in partenza per un villaggio sulle rive dello Zambesi:  invece significa che si vuol fare il segretario del Pd, cosa del resto ormai appropriata vista la giungla che è diventato il partito. Così sappiamo che Sergio Chiamparino, si è candidato a  guidare l’armata piddina con l’appoggio dell’asse Renzi-Veltroni dopo la parentesi di emergenza di Epifani, soprattutto se le condizioni politiche consigliassero al sindaco di Firenze di non dare direttamente una mano. ”Se si ritiene che la mia esperienza possa essere utile, sono disponibile a candidarmi alla segreteria…”

Potrebbe sembrare una mossa frutto del disorientamento, visto che l’ex sindaco di Torino non è precisamente uno che buca lo schermo, anzi temo che sia incluso nella categoria degli ansiolitici: se non riesci a dormire dieci gocce di chiamparino al 3% e il sonno è assicurato. Invece solamente gli elettori sono disorientati, l’apparato sa benissimo quello che vuole. Chiamparino non è stato l’amatissimo sindaco la cui carriera si è svolta ed evoluta nella preparazione e gestione dei giochi olimpici invernali con tutte le opere annesse? Il medesimo non è lo stesso che fece finta di non accorgersi che il famoso piano Marchionne non era altro che una gustosa favoletta e lo spacciò come gianduiotto colato? Non è forse il presidente della fondazione bancaria Compagnia San Paolo che regge Banca Intesa, il maggiore sponsor della Tav?

E’ questo il personaggio che i vecchi saggi e i nuovi rampanti del partito democratico considerano il possibile segretario del rilancio? Non sappiamo, forse il Pd vuole riciclarsi come Spa o Società a Responsabilità Limitata ( escludo quella in nome collettivo), ma di certo Chiamparino – al di là del valore dell’uomo in sé – rappresenta esattamente il contrario di ciò che si aspettano gran parte gli elettori, ovvero un leader capace di ridare senso e slancio all’azione politica, abbandonando quanto meno l’ossessiva gestione del potere e delle camarille, delle tessiture e delle ipocrisie.  Si direbbe anzi che è proprio l’uomo giusto per gestire il partito e i suoi asset nel vuoto pneumatico della progettualità politica. Se è questa la possibile soluzione, allora vuol dire che sono arrivati davvero alla frutta, senza però accorgersene. Pensano che il Chiamparino Soda sia l’aperitivo e invece è l’amaro per digerire l’ultima stagione.


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