Ho letto recentemente che il Governo inglese prenderà presto dei provvedimenti in tema di chirurgia estetica per gli studi e le società che si occupano di questa branca della medicina soprattutto dopo lo scandalo delle protesi Pip per il seno. Presto sarà posta la parola fine a consulenze mediche gratuite che facciano sentire i pazienti obbligati a comprare il trattamento, e ancora no a offerte di due interventi di chirurgia estetica al prezzo di uno o limitate nel tempo.
Una decisione che, come ho sentito alla BBC e leggendo ‘The Independent’, arriva dopo una consultazione pubblica avviata con i cittadini, che hanno chiesto regole più rigide. Sir Bruce Keogh, direttore medico dell’Nhs (il servizio sanitario inglese), ha esaminato la regolamentazione e la sicurezza dei prodotti usati nella chirurgia estetica, nonché le cure offerte prima e dopo i trattamenti.
Il risultato è che ”è chiaro – spiega Keogh – che l’attuale cornice regolatoria non fa abbastanza per garantire i diritti dei consumatori e la sicurezza dei pazienti. Chi si sottopone a questi interventi non è un semplice consumatore, ma anche un paziente, che deve decidere su procedure che possono avere un profondo impatto sulla sua salute”.
Da qui la decisione di procedere a un giro di vite. Basta quindi a consulenze gratuite e offerte due al prezzo di uno. I medici dovranno inoltre dare migliori informazioni ai pazienti, incluse foto di come saranno lividi e cicatrici dopo l’intervento, e più dettagli sui possibili rischi.