Bambine giapponesi
A causa del terremoto, in Giappone più di 7.000 scuole sono state danneggiate e non potranno riaprire per il momento. Così migliaia di bambini non potranno tornare in classe. E’ questo l’allarme lanciato dall’Associazione Save The Children, che da settimane sta portando aiuto alla popolazione giapponese colpita dal sisma. Molte scuole, almeno 280, inoltre, sono state trasformate in centri d’evacuazione per accogliere tutte le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. L’Associazione si sta mobilitando per cercare di “garantire ai più piccoli il diritto all’educazione” e “distribuirà matite, righelli, libri per gli esercizi, cartelle e tutti i materiali di scuola di cui i bambini sono rimasti privi”. Stephen McDonald, Responsabile Emergenze di Save the Children in Giappone, ha infatti dichiarato: “Il ritorno alla vita scolastica significa restituire un senso di normalità ai minori traumatizzati da questa tragedia, ma è anche una leva per le famiglie, che potranno così ricostruire le loro vite sapendo che i figli sono in un ambiente protetto. Riportare i bambini a scuola è un passo decisivo. Quelli che ho incontrato personalmente non fanno altro che chiedere quando potranno tornare tra i banchi a giocare insieme ai loro compagni, perché è quella la loro vita, la loro quotidianità”. Fonte: Oecumene.radiovaticana.org)