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Save the Children: gli sfollati sono 94.000

Da Nippolandia
Bambine giapponesi

Bambine giapponesi

A tre mesi dal terribile terremoto che ha colpito il Giappone, gli sfollati sono ancora 94.000. La denuncia arriva da Save the Children, che ha lanciato un piano di 5 anni per aiutare il paese ad uscire dall’emergenza e a ricostruire le prefetture di Miyagi, Iwate e Fukushima. Subito dopo il terremoto, l’associazione ha allestito in Giappone 19 spazi a misura di bambino per svolgere attività ricreative ed educative e permettere ai bambini di “riacquistare un senso di normalità”. Al momento i centri ancora aperti sono 5 per circa 1.000 bimbi di Miyagi e Iwate. Inoltre l’associazione si occupa dei pasti quotidiani in 20 asili e scuole elementari per circa 3.000 bambini e vuole promuovere la creazione di 70 club di bambini e 7 centri di partecipazione per i giovani. Hiro Miyashita, Responsabile Emergenze di Save the Children, ha così spiegato i progetti dell’associazione: “La partecipazione dei minori e la considerazione del loro punto di vista sarà il pilastro portante della strategia quinquennale di intervento in risposta al terremoto e allo tsunami. Save the Children si è resa conto che i bisogni cambiano a seconda delle zone colpite e dunque sta modulando il proprio intervento tenendo conto delle diverse necessità di ogni area. Inoltre continueremo ad ascoltare e consultare i bambini con le rispettive famiglie e faremo in modo che le loro idee siano tenute in conto nelle varie attività e interventi e nel processo di ricostruzione”. (Fonte: Asca)


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