Magazine Società

Chiuso DownloadZoneForum

Creato il 05 febbraio 2013 da Oblioilblog @oblioilblog

banner_GdF_ppn_688-13

La Guardia di Finanza di Milano di Paderno Dugnano (Milano) ha sequestrato, su ordine della Procura di Monza, uno dei portali di riferimento del file sharing italiano. Il forum, creato nel 2008, forniva link ai vari siti di storage permettendo di scaricare contenuti di ogni tipo: da videogiochi a film, da software a prodotti editoriali.

Agli amministratori viene contesta la violazione dell’art. 171 della legge 633/1941 che punisce chi “diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file fra utenti, un’opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d’autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere”. Le pene previste vanno dall’uno ai quattro anni di reclusione e dai 2500 ai 1500 euro di multa.

I gestori del sito hanno pubblicato l’epitaffio del portale sul blog di servizio:
Downloadzone è stato chiuso dalle autorità. Inutile chiedere cose inutili, i fatti sono questi. Ringraziamo tutti gli user, silver, upper e gold per l’affetto che ci avete dimostrato in tutti questi anni.

Difficilmente il sito rivedrà la luce. DownloadZoneForum era un centro di riferimento: solo nel 2012 ha collezionato 20 milioni di visitato e 130 milioni di pagine visualizzate anche se recentemente la qualità del servizio era diminuita per via della chiusura o della riduzione dell’attività dei siti di storage più efficaci come megaupload o fileserve. Si stima che siano circa un milione gli utenti registrati. 

L’operazione degli investigatori denominata Divina Commedia per via della scritta che accoglieva i visitatori sul forum (“Lasciate ogni speranza, voi che entrate”) si colloca nel filone della sistematica mappatura della Rete in corso già da molti anni. Gli inquirenti stanno ancora quantificando i proventi illeciti sottratti a tassazione e sono alla ricerca di altri soggetti che hanno partecipato alla gestione del network.

All’inchiesta hanno partecipato anche delle associazioni di categoria come FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale), Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali)  e Aesvi (Associazione editori sviluppatori videogiochi italiani). Grazie al loro supporto tecnico, gli inquirenti sono giunti all’identificazione dei responsabili e alla ricostruzione della complessa architettura informatica del portale che poteva contare su un server di supporto olandese.

 

Fonte: Corriere, La Stampa

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine