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La Russa è favorevole ad armare i nostri aerei in missione in Afghanistan. Fassino gli tiene la ruota. E io non capisco il perché di tutto ciò.
Lo scopo dovrebbe essere difendere i nostri soldati. Curiosa interpretazione di sicurezza, da realizzarsi attraverso un’arma offensiva qual è, tipicamente, il bombardamento aereo. E come pensate di difendere la scorta di un convoglio sotto attacco? Bombardandolo?
I bombardamenti aerei, inoltre, sono precisi finché non causano la prima strage di civili. E volete che – quando succederà, perché succederà, come è già successo – i civili capiscano che state tentando di difendervi dai Talebani, quando siete voi occidentali a essere sul loro territorio? Quando i Talebani parlano la loro stessa lingua, e magari si nascondono nelle loro case? Quando i Talebani riescono a raccontargli che gli occidentali sono invasori, mentre loro lottano per la libertà del popolo afghano?
Il potere aereo è stato teorizzato negli anni ’20 – da un italiano, tra l’altro, Giulio Dohuet – e le idee erano chiare: da un attacco aereo non ci si può difendere, e perciò l’unica difesa possibile è attaccare a propria volta. Ai tempi non esistevano mezzi contraerei, radar, eccetera, e non credo che i Talebani dispongano di mezzi molto sofisticati, tali da poter prevedere e evitare attacchi aerei – magari non pianificati per colpire i civili, ma che, prima o poi, li colpiranno. La loro risposta sarà offensiva.
L’unica conseguenza sarà quindi un’escalation del conflitto. E non sappiamo neanche quali obiettivi perseguire. Nel frattempo ci illuderemo di essere più sicuri, fino alla prossima strage, che ci sarà e che i Talebani vorranno più cattiva, mediatica e con più vittime di questa. Geniale.