Cosa ci insegnano da bambini quando stiamo imparando ad andare in bicicletta e immancabilmente cadiamo? "Forza, sali subito su e fai un altro giro del cortile!" questo era l'imperativo della mia Adele!!!
Cosi' ogni volta che sbagliavo o cadevo, ho sempre provato di nuovo... e anche stavolta, ma il risultato ....no comment!
Sono in cucina, ho comprato dei bellissimi carciofi e li sto pulendo pregustandomi gia' la cenetta!!!!
Il coltello non taglia benissimo cosi' decido di affilarlo, ormai ho imparato e in effetti sono molto compiaciuta e soddisfatta di me nel constatare che si, taglia benissimo ora e non faccio la minima fatica a tagliare i carciofi! E' stato un attimo, non me ne sono quasi accorta... ma il coltello tagliava cosi' bene che mi e' sfiggito di mano e mi sono fatta uno squarcio in un dito!!!!
Ahaaaarg!!!! Inizio a gridare e stringo forte il dito che zampilla come una fontana! Arriva il mio cucciolo in soccorso che poi corre anche in farmacia a prendere delle garze (perche' finiscono proprio quando ti servono con urgenza? mannaggia!). Lo squarcio e' notevole, ma stringo forte, metto la medicazione e via, non ci pensiamo piu'!
Ma i carciofi sono li... uno pulito dentro la vaschetta con acqua e limone, uno tagliato che sta annerendo e gli altri che aspettano, che faccio? Risalgo in bicicletta! ^__^
Metto un guanto di lattice sulla mano fasciata e riprendo in mano carciofi e coltello! Ce la posso fare... ce la posso fare.... ce la posso fare A TAGLIARMI DI NUOVOOOOOOO.... infatti al primo movimento mi infilo la punta del coltello nel palmo della mano, la stessa di prima... altre urla, altro sangue! Lancio il coltello nel lavandino, il carciofo annerito nel bidone della spazzatura e gli altri in frigo!
Matteo mi guarda e: "Mamma, che ne dici se stasera ordiniamo il kebab?"! Ahahahah!!!!!
Ma veniamo a questa ciambella!!!! La ricetta l'ho letta nel blog di Ilaria, Dolcisognare, e da subito ho deciso che l'avrei provata, con alcune modifiche rispetto alla sua!Vi scrivo la mia versione, la sua la trovate qui
Ciambella al Vin Santo e confettiIngredienti:4 uova intere200 gr di farina 0080 gr di fecola180 gr di zucchero
90 ml di olio di frutti90 ml di vin santo1 bustina di lievitoun pizzico di saleuna dozzina di confetti tritati x decorare!
Montare molto bene le uova con lo zucchero, unire le farine, il lievito setacciato, il sale, l’olio a filo ed il vin santo. Imburrare bene una teglia per ciambella da 28-30 cm, infarinare, versare il composto, cospargere con i confetti tritati (li ho chiusi in un tovagliolo e poi frantumati col batticarne) ed infornare a 180°C per 30- 35 minuti.
Lo zucchero che ricopre i confetti si sciogliera' formando una sorta di glassa sulla ciambella! Il profumo che si sprigiona in cottura e' davvero favoloso! Noi l'abbiamo mangiata a colazione con la mia amica Chiara e sara' di certo a tavola la mattina di Pasqua!
E con questa ricetta partecipo al contest Dolci & confetti della casa editrice Malvarosa Edizioni e dell'azienda Crispo
E poi finalmente volevo svelarvi che anche io ho contribuito (poco poco) allo scherzone organizzato dal consorzio formaggi svizzeri. Vi ricordate il video che vi avevo mostrato in questo post?
Ebbene si... era un pesce d'aprile!!!! ^_____^ pero' il video era carinissimo secondo me!!!!
Leggete il comunicato stampa:
"L’Europa sorride: la Geco-Technology è un pesce d’aprile
Svelato il mistero sulla nuova tecnologia di produzione dell’Emmentaler DOP che da una settimana fa parlare il continente: è una burla made in Switzerland
Uno scherzo dei cugini svizzeri fa sorridere l’Europa. Per una settimana, a partire da lunedì 26 marzo, si è diffusa la notizia di una nuova tecnica di produzione alimentare: la Geco-Technology. In realtà, rivelano da oltralpe, altro non è se non un pesce d’aprile.
Un insospettabile umorismo che nasce dalle valli svizzere e che ha contagiato a macchia d’olio il web, con una diffusione virale dello spot esplicativo e della notizia e la complicità di oltre trenta blog nazionali. Ma anche con la comparsa di spot televisivi, avvisi pubblicitari e una massiva operazione di guerrilla che ha coperto città come Milano, Parigi, Bruxelles, Monaco di Baviera, tutte tappezzate di adesivi e cartoline dedicate… a un geco.
Oggetto della burla, infatti, è stato un “infallibile” metodo nato in Svizzera per produrre una delle eccellenze gastronomiche del paese più amate, l’Emmentaler DOP. Meno stress per le mucche grazie ai gechi: le simpatiche lucertole, disposte sul dorso dei bovini, le avrebbero liberate dai fastidiosi attacchi di mosche e mosconi. Risultato: un latte migliore, dal momento che le sue micro-strutture non sarebbero state alterate dai continui movimenti nervosi delle mucche infastidite dagli insetti.
In realtà, è ovvio, si è trattato di una finta. Le mucche svizzere – in realtà rilassatissime– non potrebbero produrre latte migliore di quello che già danno.
Lo scherzo è stato organizzato a livello europeo con la complicità dell’istituto di ricerca ALP Agroscope Liebefeld-Posieux e del suo responsabile del settore di ricerca trattamento del latte, il dottor Hans-Peter Bachmann.
E centinaia di persone, accorse oggi sulla Bärenplatz di Berna per assaggiare in prima mondiale il nuovo Emmentaler prodotto con Geco-Technology, si sono trovate di fronte alla scoperta del simpatico scherzo: ad attenderli sono stati generosi assaggi del vero, famoso formaggio “con i buchi”.
Aprile, insomma, inizia con una risata. Buona e saporita."
Simpatici, no????
Buona giornata e a presto
Paola