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Cie Lampedusa: Alfano risponde sui maltrattamenti

Creato il 21 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il vicepremier Angelino Alfano è tornato oggi a parlare di quanto accaduto al Cie Lampedusa. E lo ha fatto con toni molto duri, dopo la visione integrale del video sul trattamento subito dai migranti, mostrato dal Tg2: “le modalità seguite, se appaiono sul piano tecnico del tutto inappropriate, certamente su quello umano sono inaccettabile”. L’intervento di Alfano alla Camera è partito da questo presupposto, parlando anche di “datti che hanno destato vivo sconcerto nell’opinione pubblica e sollevato un’ondata di indignazione per la particolare crudezza delle immagini, profondamente offensive anche per tutti coloro che, in rappresentanza di amministrazione statali e locali, di organismi internazionali e di organizzazioni non governative, svolgono con dedizione e professionalità un oscuro, ma importantissimo lavoro nel settore dell’accoglienza”.

Il ministro dell’interno ha anche annunciato che la situazione al Cie Lampedusa verrà monitorata con ancora più attenzione, sottolineando però come “nonostante quanto di gravissimo accaduto”, Lampedusa non rappresenti “una zona franca in cui si calpestano impunemente i più elementari diritti della persona”. Alfano ha anche ribadito come tutte le operazioni di accoglienza dei migranti siano “sotto gli occhi di organizzazioni umanitarie internazionali”.

Secondo quanto riportato dalla relazione del presidente del Consorzio che gestiva il Cie Lampedusa, la procedura operativa per i migranti prevedeva l’entrata in una cabina di legno, nella quale la persona veniva fatta spogliare e poi esaminata dal punto di vista medico, per poi essere cosparsa con un’apposita soluzione disinfettante. La presenza di persone parzialmente vestite già all’esterno sarebbe stata causata dallo spazientirsi di alcuni migranti per la lunga attesa, per i quali sarebbe stata utilizzata una veloce soluzione come l’irrorazione del disinfettante tramite una pompa (come si vede anche dalle immagini mostrate dal Tg2).

Resta da capire, come ha ribadito anche Alfano, se la rimozione dei vertici del Consorzio basterà a sanare la questione o se saranno necessarie misure più decise per evitare il ripetersi della vicenda.


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