La pista di ghiaccio a Pinerolo nel mese di aprile per diversi giorni è stata utilizzata come sede delle riprese di un nuovo film italiano che vedrà , per la prima volta, nei panni del regista Claudio Amendola.
Al momento pare che il titolo sarà “La Mossa del Pinguino” e la sua uscita nelle sale di tutta Italia è prevista a gennaio 2014. Parliamo di questo nuovo film perchè è ambientato nel mondo del curling. Per quanto ho avuto modo di sapere racconta di quattro amici che vogliono partecipare ad una Olimpiade invernale e decidono che lo sport del curling sarà il mezzo ideale per riuscire in questa impresa. Il film è ambientato nel 2006 quando la squadra italiana di curling , come paese organizzatore, godeva del diritto di partecipazione. Il cast di attori è molto all’abbacchio romano con Antonello Fassari,Ricky Memphis, Ennio Fantastichini e Francesca Inaudi. Solo con l’uscita nelle sale scopriremo se Claudio Amendola ha saputo cogliere gli aspetti positivi di questa disciplina olimpica. Anche la data di uscita non è casuale perchè sfrutterà l’onda di interesse che verrà a crearsi con l’inizio delle Olimpiadi di Sochi ( Russia) in programma dal 6 febbraio 2014.
Ma non è la prima volta che il cinema utilizza il curling . Nel 2011 un’altro film italiano ne usò una breve parte in “Anche se è amore non si vede“. Tutta la storia, con gli attori comici Ficarra e Picone, è girata interamente a Torino.Nel resto del mondo il cinema raramente ha avuto interesse per questo sport ma qualcosa è stato realizzato.
In Norvegia, ad esempio, nel 2011 è uscito “King Curling” o , come da locandina “Kong Curling” del regista Ole Endresen. Una commedia comica surreale su un giocatore di curling da loro molto popolare Pal Trulsen.
La pellicola vinse il premio del pubblico come migliore film al Festival Cinquest che si svolge ogni anno in marzo a San Josè nella Silicon Valley Californiana. Un’altra produzione arriva anche dalla Turchia. Nel 2010 è stato realizzato e distribuito il film “Supurrr“che nella sua storia ricalca (forse) il lavoro che sta realizzando a casa nostra Claudio Amendola. Un padre impone alla propria figlia di potersi fidanzare solo con un ragazzo turco che abbia fatto qualcosa di importante per la propria nazione.Il giovane pretendente, innamorato della ragazza, decide di formare una squadra di curling e partecipa ad una Olimpiade in rappresentanza della Turchia. Il padre sarà così costretto ad accettare le nozze.
Ma il primo film dedicato al curling è stato realizzato in Canada nel 2002 e distribuito solo negli Stati Uniti e Canada. Il titolo era sicuramente accattivante ” Men With Brooms” uomini con le scope. Uscì proprio nei giorni delle olimpiadi di Salt Lake City ed ebbe un discreto successo. Regia di Paul Gross e tra gli attori protagonisti c’era quel Leslie Nielsen dai capelli bianchi che in Italia abbiamo conosciuto per aver lavorato in” l’aereo piu’ pazzo del mondo” e ” La pallottola spuntata”. In attesa dell’uscita del film La Mossa del Pinguino sono in molti nell’ambiente del curling italiano a temere che ancora una volta questo sport sia ridicolizzato e non emergano gli aspetti sicuramente piu’ coinvolgenti. Personalmente invece ritengo che, nel bene o nel male, l’interesse del cinema porta sempre ad un risultato utile.
E’ innegabile che il cinema ha contribuito a rendere piu’ popolari molti sport. Forse non abbiamo mai compreso a fondo perchè gli americani seguano e si appassionano a molti sport. Con lo stesso interesse amano il basket,il football americano, il baseball e anche l’hockey su ghiaccio. Al contrario da noi dopo il calcio e tutto ( o quasi) sport minore. Io credo che anche in questo abbia contribuito non poco il cinema sportivo. I numeri della filmografia sportiva americana forse ci danno la giusta risposta. Per la boxe, dalla prima pellicola del 1906 di Buster Keaton all’ultimo prodotto”The Fighter” del 2010, i film realizzati sono stati 64. Per il baseball i film prodotti sono stati 38 e 31 sul football americano. La pallacanestro si può fregiare di avere 27 film a lei dedicati . Sul golf sono 10 e 7 di hockey su ghiaccio. L’elenco continuerebbe all’infinito ma con numeri piu’ piccoli. Se è vero che il cinema è cultura agli americani, almeno quella sportiva, non è mai mancata.