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Cinque dischi per...la scuola ed i prof.

Da Farmacia Serra Genova
Le vacanze estive ormai sono un lontano ricordo, per quelle di Natale manca ancora un po’, e allora per festeggiare – da un po’ di anni a questa parte – abbiamo preso in prestito persino Halloween (ignorando che in alcune parti d’Italia questa festa era già celebrata da prima dell’arrivo della moda dagli Stati Uniti, ma ne parleremo un’altra volta). Ma è uno sforzo inutile: se si sa cercare, infatti, c’è qualcosa per cui festeggiare ogni santo giorno dell’anno. Sì, avete capito bene. E quindi vi informo, cari lettori, che oggi – cinque ottobre – è la Giornata Mondiale dell' Insegnante . Quindi ecco cinque dischi per la scuola e i prof.
  1. Britney Spears – …baby one more time


Beh, prima di quei tre puntini di sospensione, Britney dice “hit me”, “colpiscimi”. La canzone parlerebbe di una ragazza masochista che non riesce a rassegnarsi al fatto che il suo amore l’abbia abbandonata. E vuole sbatterci la testa di nuovo (contenta lei…). Ma ammetterete che questo video, con lei vestita da scolaretta che ancheggia nei corridoi di un liceo evidentemente fuori controllo (o con la buon’anima di Don Lurio a far da preside) dà al titolo della canzone tutt’altra atmosfera. E a scivolare nel triviale ci vuole un attimo. Quindi fermiamoci qui, ché sono pur sempre una signora a modino.
  1. Teacher’s pet – Doris Day


Doris Day probabilmente l’avrebbe presa a sberle, una come Britney. Teacher’s pet vuol dire “cocco della maestra”, e Doris ci tiene tanto a esserlo. Lei è così carina: bionda, a modo, sorridente, con gli zigomi rosa di chi beve latte tutte le mattine e con gli occhi luminosi di chi è curioso di tutto e studia per passione e non per dovere. A pensarci bene, a parte il fatto che una così diventa la preferita della maestra in dieci secondi, quasi quasi una come Doris Day io avrei voluto averla davanti a me seduta in cattedra. E allora mi sarei sforzata io, di essere la cocca della maestra. In realtà, però, quella dell’insegnante e dell’allievo è una metafora dell’amore (“Con un po’ di compiti a casa, sono sicura di laurearmi all’università del tuo cuore”: ma che tenera!): tocca studiare comunque, anche se si tratta di baci. È proprio un’adorabile secchiona, la Doris.
  1. Pink Floyd – Another brick in the wall


Eccolo, il classicone. Ecco il pezzo che tutti si aspettano appena sentito il tema della settimana (vi immagino, ogni sabato, che – appena letto il titolo del post – provate a indovinare almeno un brano inserito nella cinquina: vi immagino tutti molto carini, sappiatelo). Poteva mai mancare questa canzone, in una cinquina dedicata alla scuola? “Non abbiamo bisogno di istruzione”, “Ehi, prof, lascia perdere i ragazzi”, e così via. Insomma, saprete già che non si tratta di una canzoncina à la Doris Day, per intenderci, tutto zucchero e miele tra allievi e insegnanti. E se avete visto il film tratto dal disco (ebbene sì, un film tratto da un disco: cose bellissime accadono nel mondo), avrete ancor più chiara l’idea critica nei confronti di un certo tipo di istruzione soffocante e massificante espressa dalla canzone. Il disco è del 1979, e si intitola The Wall; nel 1982 Alan Parker ne farà un film, le cui immagini sono altrettanto storiche.
  1. Jack Black – The math song


Lui è l’insegnante che da piccini tutti avremmo voluto incontrare. Ok, la matematica non sarà il suo forte, ma accidenti se sa tenere la classe attenta e motivata! E se avete visto questo film (che vi consiglio), sapete ancora meglio di cosa parlo. Un insegnante vicino ai suoi allievi, che li ascolta e li segue come singole persone, non come pecorelle tutte uguali facenti parte di un unico gregge identico un anno dopo l’altro. Insomma, l’opposto dei prof di The Wall; ed è così che ogni insegnante dovrebbe essere, con o senza chitarra elettrica.
  1. The Jackson Five – ABC

Suona la campanella, facciamo un po’ ricreazione, chiudendo questo post in stolta allegria. Diciamolo, cari lettori, forte, chiaro e senza remore: questa canzone è scemissima. Lo dice pure Micheal Jackson (qui ancora in possesso dei suoi tratti somatici originali e del suo bellissimo colorito cioccolatoso): devi solo ripetere dopo di me. E via con l’abc. Ma mi raccomando, ricordatevi di ballare come loro: è questa la sfida vera. Indossare vestiti con le frange potrebbe essere d’aiuto; allenatevi, tanto domani non c’è scuola.
E buon Teachers’ Day a tutti gli insegnanti che ogni giorno affrontano un mestiere difficilissimo con passione e col sorriso, anche se magari vorrebbero stare col muso tutto il tempo. I docenti sono importanti tanto quanto le cose che insegnano, dunque grazie a tutti i buoni insegnanti.

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