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Cinque dischi per...Sfinire i bambini!

Da Farmacia Serra Genova
Ne parlavamo per scherzo, con Edoardo e Maddalena, ma la maggior parte delle cose che abbiamo combinato insieme sono nate da una chiacchierata che partiva da tutt’altro. E così, eccomi qua davanti al tema di questa puntata extra di “Cinque dischi per”: abbiamo deciso di prenderci il giorno dell’Epifania per riposarci un po’; e per farlo abbiamo bisogno che i bambini ce lo concedano, e perciò abbiamo pensato di sfinirli a suon di musica. Ecco dunque i cinque dischi per sfinire i bambini e godersi in silenzio l’ultimo giorno di vacanze.
"Nessun bambino è stato maltrattato durante la stesura di questo post ! "
1. Claudio Cecchetto – Gioca Jouer

Con questo si sfiniscono grandi e piccini, e lo si può potenzialmente allungare all’infinito inserendo quante più azioni vengano in mente (alla Farmacia Serra toccherà per forza “Twittare!”). Io mi sono stancata a morte solo a riguardare il video: qui secondo me c’è dell’autentico sadismo celato dietro un motivetto accattivante, altroché. Ad ogni modo, questa è un’operazione di sfinimento a costo zero, che unirà allo sfinimento anche una buona dose di amarcord, con la visione delle tutine con scaldamuscoli d’ordinanza tanto in voga negli anni Ottanta. L’unica cosa che è rimasta uguale, una delle poche certezze della nostra epoca, è la pettinatura di Claudio Cecchetto.
2. Don Lurio e Lola Falana – Testa spalla

Qui andiamo ancora più indietro nel tempo; ma sì, disorientiamoli, i pupi, e facciamogli ballare questa canzone che arriva direttamente dagli anni Settanta. La parte che sfinisce, qui, non è tanto il ballo in sé, quanto la difficoltà di ricordare tutti passi che man mano si aggiungono: il meccanismo è lo stesso della “fiera dell’est”, ma senza un filo logico e con dei movimenti abbinati al testo, e un ritmo più veloce. Livello di sfinimento: +3.
3. PSY – Gangnam style

La nuova frontiera del tormentone, con quasi due miliardi di visualizzazioni su YouTube. Più di Miley Cyrus aggrappata a una palla demolitrice, più di qualsiasi video di gattini. Senza voler capire l’imperscrutabile ragione di tanto successo, diamo altre visualizzazioni a Gangnam style perché su questa i bambini si scatenano parecchio. Ve lo dico perché ho chiesto la fondamentale consulenza della mia amica Marinella, che per lavoro passa più tempo coi bambini che con gli adulti, e lei mi ha confermato che i più piccoli si lasciano sfinire da PSY a tutte le latitudini.
4. Christell – Mueve el ombligo

Sempre al prezioso contributo di Marinella dobbiamo questa perla che ci giunge dal Cile. La piccola Christell, che ci appare chiaramente posseduta da qualche forza superiore – a giudicare da quanto sgrana gli occhioni – ha ormai sedici anni, ma fa parte del mondo dello spettacolo da quando ne aveva appena cinque. Mueve el ombligo (che significa “Muovi l’ombelico”) fa parte del suo primo disco, inciso quando aveva giustappunto cinque anni, dal titolo Christell y sus amigos. Nella descrizione del video, trovate anche il testo della canzone: si sa che cantare e ballare contemporaneamente sfinisce tutti. O quasi.
5. Kaoru to Tomoki, Tamani Mook – Maru maru mori mori

Per voi, cari lettori, mi sono spinta fino alla mia riserva di canzoni buffe giapponesi, per aiutarvi in quest’ardua impresa di stancare i bambini in preda al trip di zuccheri della calza della Befana. Qui ci sono coreografie semplici (anche se l’insieme è piuttosto elaborato), ma se volete, vi potete sbizzarrire a imparare il testo in giapponese (lo trovate qui, traslitterato in caratteri latini ): un bello sforzo mentale che dovrebbe tenere impegnati i bambini per un po’. E poi torna sempre utile saper dire “copriti il pancino quando dormi” in giapponese: lo aggiungerò al mio vocabolario per la sopravvivenza nella terra del Sol Levante.
Bene, ora dovreste essere tutti quanti sfiniti e pronti per un bel pisolino di gruppo, belli abbracciati nel segno dell’amore cosmico. Se – invece – dopo questa playlist, con coreografie e lezioni di spagnolo e giapponese incluse, i vostri pupi hanno ancora energia da vendere, rassegnatevi e godetevela. In fondo, star dietro ai cuccioli umani non è poi così male…”sempre meglio che lavorare”, no?

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