Cinque giorni di:
- esperimenti in cucina, del genere biscotti, soprattutto, e un rotolo ricotta e spinaci che erano anni che non mangiavo;
- dormite: sveglia naturale alle 8.00 di mattina, a nanna verso le 23.00, pisolo del pomeriggio; ne avanzano ancora, ma è meglio non esagerare;
- cellulare SPENTO. Spento, ma proprio spento. Non per maleducazione di non voler mandare in giro gli auguri, ma perché mi sono fatta un regalo. E internet calmierato a mezz’ora al giorno, giusto per le notizie; da rifare, il più frequentemente possibile.
- qualche lettura, qualche film, qualche ora tranquilla.
Oggi pomeriggio riemersione dalla pausa: un po’ di repulisti nei cassetti dei vestiti, un po’ di pulizie digitali, stasera mi aspetta il ferro da stiro. Non ho nulla da dire sul Natale se non che ho cercato di starne il più lontana possibile e di prendermi quel che mi serviva di più, cioè qualche giorno di riposo. Se avete voglia di leggervi una riflessione molto più seria della mia vi rimando a questo post, a cui posso solo aggiungere che, quando nei giorni scorsi mio padre ha detto: “comincia a non piacermi più la carne”, io ho fatto i salti di gioia perché è da un po’ che ci penso, ma se anche lui è solidale, diventerà tutto più facile. Rimarranno alcune cose, che mi piacciono e a cui non ho per ora voglia di rinunciare, ma se riuscirò a limitare ad una, massimo due, volte alla settimana nell’arco dei prossimi mesi il consumo di carne e derivati, penso che sarà un altro gran bel regalo per me stessa. Buon proseguimento verso la fine dell’anno.