Magazine Diario personale
Momento bruttissimo, questo. Davvero uno schifo. Però, ehi! Sto capendo un sacco di cose. Lezioni di vita che non scorderò più, contateci. Complice anche una scommessa contro quella donna-volpe di mia nonna... che ho perso. Lezione numero uno: mai mettersi contro un muro di 83 anni costruito con mattoni di "antica sapienza contadina" (cit.). Io ho voluto sfidarla e mi sono beccata una sana mazzuolata di realtà. Il che, diciamo, ha dato un piccolo impulso alla situazione di melma in cui sono impantanata e mi ha fatto capire che è il momento di scuotersi e smettere di subire gli eventi Per me non c'è niente di peggio dell'essere impotente, incapace di reagire, di prendere una qualunque decisione, di dare un nuovo corso alla mia vita. Disgraziatamente, sono il tipo che tende subito all'apatia. E poi si scoccia d'esserci dentro. E a quel punto prende la discesa in velocità e cade in un loop di sentimenti negativi -_- Però, nel tempo, seguendo le mie inclinazioni, ho trovato piccoli rimedi che okay, non danno sollievo immediato, ma sul medio periodo mi aiutano a uscire dal circolo vizioso "me ne sto sbracata a letto a fissare il nulla e cambio posizione solo per fissarlo da una prospettiva diversa".
1. Smanettare con css, html e script varii: per la serie, quando il codice di un template per Blogger o di un tema per Wordpress diventano il nemico da piegare ai miei capricci - uhm - artistoidi. Questa è una cosa che può tenermi impegnata anche un paio di giorni, tra incavolature ("Ho modificato il parametro/la stringa, brutto deficiente, perché sei ancora tale e quale a prima?!"), jatture ai designer ("Te vegna 'n grappolo di emorroidi, come ca**o hai scritto 'sto codice?!") e soddisfazioni ("Ho vinto io, bastardo! Sottomettiti!"). Di solito, del risultato finale non me ne faccio niente. Però mi ci diverto.
2. Pasticciare con Photoshop: sono capace di perderci pomeriggi interi. Ma, se non altro, faccio qualcosa. Cerco in rete un paio di tutorial, di quelli il cui risultato finale è talmente d'effetto da ipnotizzarmi; di quelli la cui realizzazione richiede almeno una decina di passaggi laboriosi e una (discretamente) lunga ricerca in rete di risorse. Dopodiché mi ci metto, tante volte quante me ne servono per ottenere un risultato che assomigli anche solo vagamente a quello professionale. E alla fine spendo un poco di tempo per farmi i complimenti. I grattini all'ego sanno un po' di soluzione da ultima spiaggia, ma buttali via!
[FONTE: Just for fun]
3. Passeggiare con il mio cane: il dog-training è ottimo per smaltire la ciccia (specie quando devi salire e scendere tre piani di scale) ed è ottimo contro i momenti di scazzo più neri. Quando non ne posso proprio più, metto il guinzaglio a Rho e ce ne andiamo a zonzo per un'ora, un'ora e mezza, per stradine poco frequentate, se non da altri cani che portano a spasso i loro padroni. Capita di incontrare cani e padroni diffidenti - ed è un inferno perché Rho, che vorrebbe giocare con tutti ed è molto forte, pur essendo magrolino, comincia a tirare come un dannato. Ma capita più spesso di incontrarne di socievoli. Oppure a essere socievole è solo il cane, il che va bene uguale: adoro giocare con questi botoli sbavanti, anche se questo significa tornare a casa lercia di un impiastro di terra e saliva. Ho perso il conto delle volte in cui sono stata abbattuta come un birillo dalle corse matte di Rho e degli altri pulciferi. Sono nate anche amicizie, da questi incontri casuali. Ancora, però, non mi è capitato l'incontro da Harmony. Dannazione... Gnokko al rimorchio del tuo botolo, dove sei?
4. Spostare/smontare/montare mobili: tre anni fa mi sono trovata ad affrontare un periodo come quello attuale. Il giorno in cui ho deciso che basta, non mi sopportavo più, ho affisso un avviso - da buona condomina - in cui dicevo che avrei fatto lavori in casa e mi sono messa a spostare tutti i mobili. Due giorni, ci ho messo: due giorni a provare e riprovare varie combinazioni. Alla fine ero soddisfatta, piegata in due come una novantenne e avevo uno spazio di circa due metri di larghezza da riempire. Tre giorni dopo, stavo montando una libreria e una scrivania nuove di pacca, divertendomi come una marmocchia. Mi riesce anche bene. Cioè: i mobili reggono, non crollano. Ed è assurdo, perché - invece - quando mi metto al lavoro su un modellino (ho avuto una passione sfrenata per gli aerei della Prima Guerra Mondiale) combino solo casini immani. Sono tipo da lavoro grezzo e non di fino, prendo atto della cosa. Ma non smetterò di cercare il modellino dello Scout Experimental n.5 (esiste! Lo so!) e il giorno in cui sarà mio... *O*
5. Guardare horror, Lo Squalo e trashoni fino a farmi cadere gli occhi: organizzare una bella giornata in cui infilare uno dietro l'altro La notte dei morti viventi, Zombi, Lo squalo e l'ultima new entry nel mio settimo cielo dell'horror, Cabin in the woods, sgranocchiando cornetti al mais e formaggio. Quando poi mi butto sul letto manco ricordo più chi sono ^^ Oppure metto su roba di classe, come Mega Shark vs Giant Octopus e Mega Shark vs Crocosaurus, perché poi se ne ride con altri che, come me, ormai hanno il fegato duro come marmo e riescono a sopportare cotanta merDaviglia.
Bonus: cominciare un nuovo progetto/dare un taglio alle cose passate. Questo è l'ultimissimo rimedio, il salvavita. In genere non ci rimugino nemmeno sopra: un bel giorno mi sveglio e passo un colpo di spugna su tutto quello che ho fatto. E non ho esitazioni né rimpianti. Perché è una cosa che mi serve per ripartire: mi fa stare bene pensare che davanti a me ho di nuovo qualcosa da costruire, qualcosa che possa riuscire diversamente da tutto quello che mi sono lasciata alle spalle. Con l'età un minimo di saggezza pare che stia arrivando, così - almeno per il momento - invece di chiudere baracca e burattini e sparire per poi tornare da qualche altra parte, mi limiterò a iniziare un nuovo progetto. D'impulso, come al mio solito. L'incoscienza è la mia bandiera ^^
Purtroppo questa volta mi è presa davvero male.
Però un lumicino in fondo al tunnel lo vedo.
Spero solo che non sia il fanale del prossimo treno che mi investirà. Murphy ce l'ha con me -_-
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