Mai come in questo settembre mi sento carica di energia positiva e di voglia di ricominciare a dedicarmi al blog. L’entusiasmo è dovuto principalmente al fatto che c’è qualche novità in arrivo (ve ne parlerò nei prossimi post) e sono molto contenta che questo piccolo spazio avrà delle novità interessanti, che spero vi piaceranno.
Per il momento, quindi, il trauma da rientro è posticipato alla giornata di domani, giorno in cui riprenderò il mio treno delle 7.40 (non è una canzone) e rientrerò in ufficio.
Vi avevo raccontato che quest’estate avrei fatto un tour dei Balcani? Forse no. Siamo partiti in 6 (e 1/2, una piccoletta di due anni) in direzione Croazia, Montenegro e Albania (fino al confine con la Grecia) , per sbarcare poi a Brindisi dopo circa 2.600 km di strade (non tutte proprio asfaltate e facilmente percorribili). Questo viaggio è stato duro e serrato, ma mi ha dato (come sempre) qualcosa da ricordare e di cui sorridere.
Della Croazia ricorderò le meravigliose città: Zara, Spalato, Trogir e Dubrovnik e il meraviglioso mare pieno di arcipelaghi, che purtroppo abbiamo visto solo da lontano.
Città di Zara (in croato Zadar)
Città di Spalato (Splt in croato)
Dubrovnik
Del Montenegro ricorderò la città di Cattaro e le bellissime casette sull’acqua dell’omonimo golfo, dove abbiamo dormito sentendo il rumore del mare.
La nostra casa di Tivat – Villa Marina (Montenegro)
Dell’Albania ricorderò, invece, le tortuose strade che abbiamo attraversato (avete presente percorrere soli 200 Km in più di 8 ore?) per raggiungere Sarande, al confine con la Grecia. Nonostante ciò siamo stati ripagati dai bellissimi colori del mare di Ksamil e Himara, ma anche dal sito archeologico di Butrinto (patrimonio Unesco dal 1992), un posto magnifico, dove nonostante la calura estiva, siamo riusciti tranquillamente a passeggiare, perchè completamente immerso nel verde.
Sito archeologico di Burtrinto
Sito archeologico di Butrinto
Non ultimo, un’ esperienza quasi mistica, è stata la visita al Blue Eye, sempre in Albania: una sorgente di acqua purissima (dal diametro di pochi metri), che sgorga dalla terra, da una profondità non esattamente definita (si parla di 50 metri, ma potrebbero essere molti di più creando una sorta di occhio blu. Il colore della foto purtroppo dà un’idea, ma non rende giustizia a questo posto magico della Natura. Naturalmente la temperatura dell’acqua è molto bassa (sui 10 gradi), ma è una meta ambita anche e soprattutto per tuffarsi in questa gelida e purissima acqua. I nostri impavidi uomini, ovviamente, non se lo sono fatti ripetere due volte, noi donne siamo arrivate fino al ginocchio e solo per qualche secondo.
Blue Eye – Albania
Blue Eye – Albania
L’ultima tappa del viaggio è stata la città di Matera, in arrivo nel porto di Brindisi dopo una notte passata sul traghetto di rientro dall’Albania: l’impatto dei famosi Sassi è stato molto forte, ma ero troppo stanca per poterla godere fino in fondo. La giornata precedente era stata praticamente tutta di viaggio per raggiungere il porto di Durazzo e la notte in traghetto non era esattamente stata comodissima. Perciò mi riservo di vederla con più tranquillità e soprattutto anche di sera! Deve essere uno spettacolo!
Citta di Matera
Particolari di abitazioni – città di Matera
Vi lascio con una ricetta buona e semplice – datemi tempo per carburare con qualcosa di più laborioso e che mi ricordi ancora l’estate: le cipolle ripiene, bianche e rosse di Tropea, in una versione un po’ particolare (dolce, perchè nel ripieno c’è anche l’uvetta). Le indicazioni degli ingredienti sono approssimative, questa è una di quelle ricette, dove andare un po’ ad occhio è la cosa migliore.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
8 cipolle di media grandezza (quattro bianche e quattro rosse)
mollica di pane raffermo ammorbidito in acqua o latte (quella di 3 o 4 grosse fette)
una manciata di uvetta
4 cucchiai di parmigiano
un pizzico di scorza di limone bio
1 uovo
sale e pepe q.b
prezzemolo
1 filetto o due di acciughe dissalate
spezie a piacere (curcuma, paprika)
pangrattato
olio
1 spicchio d’aglio
PROCEDIMENTO:
Sbucciare le cipollle e cuocerle in acqua bollente e salata per circa 15 minuti o comunque fino a che non saranno morbide, ma ancora ben sode. Lasciarle raffreddare. Nel frattempo preparare il ripieno mescolando in una ciotola la mollica di pane sbriciolata, il formaggio, l’uovo, l’uvetta e le spezie, l’acciuga,l’aglio tritato e un abbondante cucchiaio di olio. Tagliare l’estremita della cipolla (a due tre centimetri dall’estremità) nel verso della larghezza e svuotarle di parte della polpa togliendo due o tre strati interni. Tagliare anche un pezzettino dell’altra estremità per permettere alle cipolle di rimanere in piedi durante la cottura (attenzione a tagliare solo quanto necessario senza bucare il fondo (circa 1 cm), altrimenti uscirà il ripieno durante la cottura). A questo punto riempire le cipolle con il composto e adagiatele su una pirofila o teglia ricoperta di carta da forno. Spolverare con un po’ di pangrattato ed infornare a 180 gradi per circa 30 minuti (fino a doratura della superficie). Servire tiepide. Naturalmente con questo composto si possono farcire altre verdure: io ho preparato anche delle zucchine con lo stesso procedimento.