Nemmeno il tempo di tirare un mezzo sospiro di sollievo per i recenti, seppur lievi, miglioramenti che avevano caratterizzato le ultime ore di Ciro Esposito, che piomba di nuovo lo sconforto e la paura sulla famiglia del giovane tifoso napoletano. Il ragazzo di Scampia è stato sedato ed intubato d’urgenza a seguito di una crisi respiratoria.
Nelle ore precedenti a quest’ultima infausta complicazione, Ciro Esposito era stato dichiarato dallo staff medico del Policlinico Gemelli di Roma “cosciente e collaborante”, anche se il professor Antonelli, direttore del Centro Rianimazione del Policlinico ove il tifoso partenopeo è ricoverato, sottolinea come “… Le condizioni generali sono sostanzialmente rimaste sempre critiche”. Un fulmine a ciel sereno e la vita di Ciro Esposito torna a dipendere dalle macchine dell’ ospedale.
Inchiodato a Roma al Policlinico Gemelli da quello scellerato 3 maggio, Ciro Esposito continua a lottare tra la vita e la morte; ma l’affetto e la solidarietà di tutta Napoli fanno presto a raggiungerlo anche al Centro Rianimazione. Nel pomeriggio è arrivata la telefonata del presidente del Napoli Calcio Aurelio De Laurentis, e la mamma di Ciro racconta con un po’ d’orgoglio: “Mi ha chiesto come sta Ciro, mi ha detto che ho fatto bene a difenderlo, mi ha fatto i complimenti per il ragazzo che è”. La maglia del calciatore partenopeo Insigne autografata che gli amici, la madre e il fratellino hanno portato in dono al ragazzo, è forse il simbolo più efficace per sintetizzare l’affetto che si respira intorno a quella camera del Gemelli. “Per noi è come un incubo – spiega la madre del ragazzo di Scampia – perchè Ciro non è più vigile ed è intubato a causa di una infezione che ha provocato una febbre molto alta”.
Un passo indietro in questi momenti, quando sembrava finita e tutto sembrava stesse tornando al proprio posto, è sicuramente un macigno pesantissimo da sopportare, ma bisogna trovare la forza per Ciro.