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Città dell’olio: Cartoceto e la sua DOP

Da Lagreg

Un piccolo gioiello. Un paesino medioevale di minuscole stradine e vicoletti abbarbicato sulle dolci colline che separano le prime asperità del Montefeltro al Mare Adriatico. Una distesa ordinata di ulivi che seguono passo passo l’inclinazione del terreno e che hanno trovato in questo lembo di terra marchigiana il luogo ideale per svilupparsi e fruttificare. Cartoceto è tutto questo.

cartoceto

Fatica, passione e coraggio. Quello di un giovane sindaco che per celebrare la prima edizione del Festival dell’olio chiama Foodbloggers ed Instagramers a raccontare attraverso parole ed immagini le bellezze della sua terra. Passione di una coppia di giovani che si ritrovano di punto in bianco ad ereditare un frantoio e che pur di non interrompere una secolare tradizione olearia finiscono per cambiare in corso d’opera i propri progetti e stravolgere le proprie vite. Fatica dei coltivatori, che in un anno come questo, hanno vista azzerata la produzione di olio a causa della mosca bianca.

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Arrivo a Cartoceto con Donatella (sì, sempre lei…oramai siamo inseparabili!) in una tiepida mattina di metà novembre; in attesa di Emanuela, che ha organizzato il nostro blog-tour, ci arrampichiamo dalla suggestiva Piazza Garibaldi su per le stradine alla ricerca di qualche angolo nascosto e di una terrazza panoramica dalla quale poter respirare a pieni polmoni e scattare qualche foto delle silenziose vallate sottostanti. Arriviamo al Frantoio del trionfo operativo già a metà del diciassettesimo secolo nel quale, grazie ad un impianto mosso ancora da cinte e pulegge, si procede alla molitura ed estrazione dell’olio secondo il metodo tradizionale denominato ‘prima spremitura a freddo mediante pressione’.

L’olio extravergine di oliva di Cartoceto si pregia oramai da diversi anni della DOP (Denominazione Origine Protetta, marchio di tutela giuridica di un prodotto che assicura che le sue peculiarità qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio nel quale viene prodotto) ed è di colore giallo-oro brillante con riflessi verdognoli dai profumi di erba tagliata, sedano e mela verde. Si ottiene dalle specie varietali coltivate in zona (Leccino, Frantoio e Raggiola) spremendo a freddo olive condotte al frantoio entro massimo 48 ore dalla loro raccolta. L’olio che ne deriva, risultando armonico nel gusto e nel sapore, si presta ad essere utilizzato a largo spettro in cucina.

cartoceto

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Prima di ripartire degustiamo bruschette con l’olio nuovo e con il patè di olive della casa che è in assoluto il più buono mangiato sinora.

Emanuela ci riporta di corsa in paese dove ci aspetta una bella sorpresa….la visita alle grotte sotterranee della casa Salucci Ferlosio utilizzate per lungo tempo per la conservazione di vino e salumi (nonché trasformate in rifugio durante le Guerre) per poi arrivare all’Osteria ‘A spasso nel tempo’ dove una simpaticissima ed esplosiva padrona di casa, Adriana, ci fa accomodare a tavola con alcuni suoi amici; ci presentiamo, mangiamo e beviamo in allegria e parliamo come se ci conoscessimo da sempre….di cibo, della nostra bellissima terra, di ricordi d’infanzia, della scuola di cucina. Passatelli in brodo, zucca marinata sott’olio, coniglio in porchetta, biscotti di mosto sono solo alcune delle specialità con le quali Adriana ha stuzzicato il nostro palato.

Il nostro pomeriggio si conclude con una visita sotto la pioggia alle bancarelle del mercatino, dove sono esposte le eccellenze della zona (olio, formaggio di fossa e caciotta, tartufo) prima di assistere nel piccolo teatro del Trionfo al concerto ‘Transumanza’ degli artisti Daniele Di Bonaventura e Alfredo Laviano.

Teatro Cartoceto

(foto Cartoceto Turismo)

Cartoceto e le Marche vi aspettano! Nel sito Cartoceto Turismo trovate tutte le informazioni necessarie per raggiungere questo borgo meraviglioso, gli itinerari da percorrere, i luoghi dove mangiare e gli eventi in programma.


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