Come mi sento? Beh, senza ombra di dubbio, leggera! È da 5 anni che aspettavo che arrivasse questo giorno e finalmente eccolo qui.
Un percorso che si è svolto tra alti e bassi, ma l’importante è che sia andato a buon fine.
Forse ora come ora devo ancora realizzare che è veramente finito tutto, che non entrerò più nella mia 5^B, che non ci saranno più i professori a dirmi quello che devo fare, non ci saranno più le chiacchierate con le bidelle, le file immense al bar della scuola, le assemblee, le gite, i miei compagni di classe, Giulia non sarà più la mia compagna di banco, ma soprattutto quei volti noti e rassicuranti di un ambiente familiare quale era.
Per chi non lo sapesse, ho dato l’orale della maturità questa mattina alle otto. Posso finalmente dire anch’io che gli Esami di Stato non sono proprio una passeggiata, ma sono fattibili se si studia costantemente durante l’anno e, diciamocelo, ci vuole pure un po’ di fortuna, soprattutto per le domande che possono capitare alla la terza prova!
All’orale invece è diverso. La cosa più importante è stare calmi – io non ero particolarmente in ansia -, però nell’esporre la mia tesina Il cibo tra piacere e cultura (che mi piace tantissimo!) mi sono accorta che ero un po’ agitata ma fortunatamente la commissione cercava di smorzare con sorrisi e battute inerenti a quello di cui stavo trattando. Dopo sono iniziate le domande sul programma dalle varie professoresse (sì, la commissione era composta da sole donne!) naturalmente non sono mancate un po’ di incertezze o titubanze, ma penso di aver risposto altrettanto bene ad altre.
La prima cosa che ho fatto appena tornata a casa? Naturalmente, oltre a mettere i libri di scuola in uno scatolone (per fare posto sullo scaffale ai ricettari che non aspettavano altro), ho indossato il mio grembiule, mi sono munita di pazienza per snocciolare le ciliegie e ho in tal modo risanato quel legame con la mia cucina che da un po’ di settimane avevo trascurato!
Ho deciso così di preparare un dolce estivo, leggero e facile. Si prepara in pochi minuti, si sistema un po’ di frutta fresca in una teglia e ci si versa sopra la pastella; sì, avete indovinato! Il clafoutis, uno dei dolci tradizionali francesi tra i più diffusi e apprezzati.
Questa ricetta è tratta da Sale & Pepe di maggio 2014, p. 38.
Ingredienti:
1 dl di latte
2 cucchiai di panna fresca
2 uova
30g di farina
60g di zucchero
2 cucchiai di gocce di cioccolato
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
una noce di burro
1 cucchiaio di mandorle a filetti
1 bustina di zucchero a velo
250g di ciliegie snocciolate (circa 400 con il nocciolo)
Procedimento:
Imburrate una pirofila e riempitela con le ciliegie.
Riscaldate il latte con la panna. In una ciotola, sbattete le uova con lo zucchero, poi incorporate la farina, la scorza di limone e il mix tiepido di panna e latte.
Versate la crema sulle ciliegie, cospargete con le gocce di cioccolato e i filetti di mandorla e cuocete in forno caldo a 180° per 40-45 minuti.
Servite il clafoutis tiepido o freddo spolverizzato con lo zucchero a velo.