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“Clandestini? Venghino signori, venghino, non dico mille, non dico diecimila, non dico centomila… mi voglio rovinare!”

Creato il 14 agosto 2014 da Federbernardini53 @FedeBernardini

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Non è vero che l’Italia sia un paese povero di materie prime.

Almeno una l’abbiamo in grande abbondanza: i delinquenti, per non parlare di altre e numerose sottocategorie che hanno contribuito e contribuiscono alla devastazione del nostro Paese.

Non solo siamo pienamente autosufficienti, ma ne abbiamo in grande esubero e la esportiamo con successo, basti pensare a una nostra griffe che ha spopolato negli Stati Uniti… la mafia.

Mi pare dunque contrario alle più elementari regole dell’economia importarne, come stiamo facendo da anni. Gente destinata a riempire le nostre già sovraffollate galere, nelle quali un terzo degli ospiti che mangiano a spese degli Italiani provengono dalle file dei clandestini, amorevolmente assistiti nella loro invasione della nostra Terra dalle Istituzioni e dalle anime belle, riunite in associazioni a proposito delle quali i soliti maligni insinuano che queste orde rappresentino un lucrosissimo affare.

Mi pare giusto che un paese civile mantenga i suoi delinquenti in comode carceri, ma distogliere fondi dall’assistenza ai cittadini affamati, che sempre più numerosi premono alle porte dei dormitori e delle mense caritatevoli, per sfamare orde di delinquenti provenienti assai spesso da contrade in cui si predica la nostra distruzione mi pare un crimine.

Tutto ciò mentre gli altri paesi, non solo quelli dell’Unione Europea, attuano severe norme di controllo, lasciando che a diventare la fogna del Mediterraneo sia la già naturalmente maleodorante Italia.

Prima che sia troppo tardi, ma dispero, occorrerebbe che le unità della Marina Militare venissero impegnate non nell’assistenza, ma nel respingimento, CON OGNI MEZZO, di questa gente.

So che mi attirerò gli strali delle anime belle, magari di coloro che si sono sempre occupati di assistenza ai paesi sottosviluppati viaggiando in business class, soggiornando in hotel a cinque stelle e con tanto di scorta, per loro, per i loro figli, per i loro ganzi e per i loro pechinesi e non accoglierebbero un nero in casa neanche per fargli sturare i cessi… ma il giorno in cui questa follia ci avrà distrutti io me la riderò di gusto.

Federico Bernardini

Illustrazione tratta da Google immagini



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