E dire che Rudi Garcia non perde un colpo che sia uno come dimostrato dalla sua armata a Cagliari. Una prestazione, quella dell’esercito giallorosso, che ha costretto il presidente dei sardi Cellino ad esonerare il mister Diego Lopez reo di non aver saputo arginare a dovere le ripartenze romaniste. E a tal proposito sarà quanto mai interessante vedere cosa riuscirà a combinare il suo sostituto, e già vice, Ivo Pulga. Tornando alla Top 10 Vincenzo Montella si riprende il terzo posto, complice la sconfitta di Rafa Benitez contro il Parma di Roberto Donadoni. Bellissima questa lotta a due per l’ultimo gradino del podio caratterizzata da un continuo scambio di posizioni con cadenza al massimo bisettimanale e che vede i nostri protagonisti non così distanti dalla seconda piazza di Garcia. Dietro di loro, per un Walter Mazzarri che procede a rilento va segnalata la rimonta del già citato Donadoni. Dopo tre sconfitte di fila il tecnico dei parmensi si è rimesso in marcia a velocità massima ed il quinto posto, pur rimanendo un traguardo lungo da raggiungere, non appare più come un miraggio. Dietro la solita interessante baruffa. Giampiero Ventura che prima rischia la sconfitta in quel di Catania, e poi dilaga confermandosi come una delle più belle certezze della stagione, resta stabile al settimo posto. Risale invece Max Allegri che da esonerato può soltanto osservare le oscillazioni prestazionali dei suoi colleghi. E questa settimana una bella scossa alla classifica l’ha data Edy Reja che rientra tra i migliori dieci allenatori dell’anno sconfiggendo e scavalcando quel Sinisa Mihajlovicche chiude la zona dei migliori. Dietro risale pian pianino Andrea Mandorlini mentre perdono colpi Stefano Colantuono (ma va detto che dopo sei vittorie consecutive una sconfitta appariva quasi fisiologica) e Gian Piero Gasperini. Nonostante la serie positiva fatica al momento molto Clarence Seedorf a risalire la china. Un segnale evidente, quanto messo in mostra da Seedorf ma se vogliamo anche da Colantuono, che questa classifica di rendimento mano a mano che passano i mesi e va a stabilizzandosi finisce col premiare chi davvero ha reso durante una stagione e non chi effettua exploit momentanei o continui sali e scendi prestazionali. E dietro? Già detto dell’esonerato Diego Lopez (che chiuderà per forza di cose a metà classifica) va segnalato anche l’esonero di Rolando Maran a Catania. Il presidente Pulvirenti è al quarto cambio stagionale sulla panchina (Maran-De Canio-Maran-Pellegrino). Tanti, troppi per una squadra che ha perso in pochi mesi l’identità che era andata via via a costruirsi nei primi sette anni di permanenza consecutiva in serie A. E se da un lato l’allontanamento dalla panchina permetterà a Maran di non sprofondare dietro a Davide Nicola e laurearsi peggior allenatore dell’anno, dal
l’altra il gesto appare un po’ come una resa definitiva visto e considerato che a sostituirlo i siciliani han chiamato il debuttante Maurizio Pellegrino. In bocca al lupo a lui per questa nuova avventura.
E sempre parlando di chi non sta proprio messo bene, attenzione ad Eugenio Corini. Il suo Chievo sembra proprio aver perso senso ed i risultati non si vedono più.Per questa settimana è tutto. Appuntamento alla prossima quando diversi “scontri diretti” tra formazioni sullo stesso livello potrebbero portare a non poche novità in classifica.