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Coach di te stesso? Si, ma come ? I. parte

Da Roby

Se mi segui da un pò di tempo ti sarai accorto che uno degli elementi più importanti per me è la capacità di essere da guida di se stessi, da trainer di se stessi, da coach di se stessi. :-D

Si, mi dirai, tante belle parole, tante belle intenzioni, ma poi al lato pratico come si fa?

Beh, il percorso di un coaching su se stessi è un percorso non breve, è una costruzione, è come creare un casa, partendo dalle fondamenta per proseguire verso le mura, il tetto e ciò che sta intorno.

E’ evidente che, in un breve post di un blog, non si può spiegare compiutamente come fare, in cosa consiste, quali sono gli strumenti.

Conto però di dare qui una qualche indicazione sul percorso.

Innanzitutto essere coach e guida di se stessi vuol dire immaginare, sognare e poi costruire.

Sapere dove ci si trova e sapere dove si vuol arrivare.

:-)

Per fare questo bisogna conoscere alcuni strumenti, semplice e potenti nello stesso tempo, che ti aiutano nel percorso di cambiamento.

Eh si, perchè in realtà io credo che il coaching sia appoggio al cambiamento costante che ognuno di noi vive.

Ci sono alcuni elementi che credo bisogna considerare, al di là degli strumenti e delle teorie.

Bisogna raggiungere in primis un certo grado di consapevolezza;

1 - Consapevolezza sul fatto che bisogna darsi da fare.

2- Consapevolezza sul fatto che i primi tuoi nemici sono le comodità e i comfort su cui ti adagi.

C’è una frase che mi si è stampata in testa ( una delle tante..sic

:-)
) e che mi è particolarmente cara: recita più o meno così:

La qualità della tua vita è inversamente proporzionale al grado di comfort a cui tu sei abituato“.

Sostanzialmente dobbiamo cercare di uscire dalle zone di sicurezza, di agi, ma anche di semplici abitudini perchè così facendo ci si apre la mente ai cambiamenti.

3 - Consapevolezza sul fatto che è necessario lottare, faticare per poter ottenere la libertà di scegliere quello che si desidera veramente.

4 – Consapevolezza che piccole decisioni possono cambiare le sorti del tuo viaggio.

5 - Consapevolezza su dove sei, cosa stai facendo, e soprattutto dove vuoi andare.

Nel corso degli anni ho partecipato a diversi corsi di formazione, sia in ambito strettamente tecnico, che ineriva alle mie attività professionali, sia in ambito personale, e quindi di mio interesse formativo.

Ebbene una delle sensazioni che mi lasciavano sempre alquanto perplesso era il senso di incompiutezza, di non chiarezza che accompagnavano queste giornate di formazione.

Cerco di spiegarmi meglio: nelle sedute, nei corsi si cerca di affiancare, a un percorso teorico, degli aspetti pratici, delle esercitazioni, qualcosa che, nelle idee dei formatori, ricrei le stesse situazioni che si vivono nella vita di tutti i giorni, nella vita esterna.

E qui stava il punto per me dolente. C’era sempre in questo una certa qual dose di falsità, di costruzione artefatta, di grigiore pur nel massimo impegno di tutti.

E allora mi sono chiesto…come si potrebbe evitare ciò, come si potrebbe far si che ognuno riesca a partecipare ai corsi, a “formarsi” senza entrare in quella zona di grigio a cui accennavo prima?

Uno dei metodi più interessanti potrebbe essere  quello appunto dell’essere guida e coach di se stessi.

Avere gli strumenti e riuscire nel contempo ad essere in primo luogo un vero allenatore, un vero coach e in secondo luogo essere coach non di altri, ma di se stessi.

Le possibilità ci sono, gli strumenti pure. Si tratta solo di conoscerli e farli fruttare.

Continua..



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