La love story tra me e il rabarbaro è una di quelle di lungo corso. Risale a quando non trovandolo in Italia, me ne portavo abbondanti scorte direttamente dall’Inghilterra, facendo avanzar fuori i lunghi gambi dallo zaino sotto gli occhi stupiti e increduli di chi mi incontrava. La svolta è successa quando un’amica mi ha portato alcune piccole piantine dall’orto di sua nonna in modo che le potessi trapiantare nell’orto di casa. La pianta del rabarbaro è dura a morire una volta che riesce ad attecchire, ed è così che a distanza di alcuni anni da quella prima piccola piantina, il raccolto annuale di rabarbaro si fa sempre un po’ più ricco. Poi la crisi: per un lungo periodo non ho più potuto mangiare rabarbaro (ma questa è un’altra storia in effetti) e io ci ho sofferto molto – è difficile rinunciare alle cose buone che ci piacciono. Ma se una storia è forte poi c’è sempre un lieto fine, e i sacchettini di rabarbaro già tagliati a pezzetti sono tornati nel mio freezer pronti per essere usati. Adorabili no?!
Cobbler al rabarbaro
[Il cobbler è un dolce anglosassone, il concetto è quello del crumble (frutta al forno ricoperta) ma la parte croccante è sostituita con pane o briosce o altri impasti.]
2 mele sbucciate e tagliate a pezzetti
1 sacchetto di rabarbaro a tocchetti (la porzione che ho usato è quella di un sacchetto da freezer)
2 cuccchiai di zucchero
il succo di 1/2 limone
250g di farina
1/2 cucchiaino di sale
3 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaio di zucchero
50g di burro freddo a pezzetti
150ml di latte e acqua (50:50)
1 uovo
1 goccio di latte
1 cucchiaio di zucchero di canna
:: Si mettono le mele e il rabarbaro mischiati con lo zucchero e il succo di limone sul fondo di una pirofila di medie dimensioni e si mette da parte mentre si prepara l’impasto delle brioscine.
Si mischiano insieme la farina, il sale, il lievito e lo zucchero, poi si aggiunge il burro e con le mani si inizia ad impastare fino ad avere un impasto sbriciolato. Da parte si sbattono insieme il mix di latte e acqua con l’uovo e poi si incorporano all’impasto. Con le mani si lavora la pasta aggiungendo se serve ancora un pochino di farina fino ad avere una palla bella liscia. Si trasferisce la pasta su un piano da lavoro e la si appiattisce con le mani, poi con un tagliabiscotti rotondo si ricavano dei dischetti da mettere sopra la frutta (se si avanza della pasta si può ricavarne un panetto e far cuocere un’ottima brioscina – stesso tempo di cottura del cobbler). Si spalmano le brioscine con un pennello intinto nel latte e si cospargono con dello zucchero di canna. Si mettono a cuocere in forno preriscaldato a 200° per 5 minuti, poi si abbassa la temperatura a 180° e si continua la cottura per altri 20 minuti circa. Si può servire il cobbler sia freddo che caldo, accompagnato con dello yogurt o del gelato alla crema. ::