di: Manlio Dinucci
Il segretario di stato John Kerry è ormai di casa in Medio Oriente, a riprova dell’«impegno Usa per la pace» in questa regione cruciale. A Istanbul ha chiesto al premier turco Erdogan, che sarà ricevuto da Obama in maggio, di rinviare la sua visita a Gaza «per non intralciare la ripresa dei negoziati di pace israelo-palestinesi». Contemporaneamente, è giunta a Istanbul una squadra di funzionari israeliani per il risarcimento alle famiglie dei pacifisti turchi uccisi o feriti nell’attacco alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, avvenuto secondo Netanyahu per «errori operativi». Versione accettata da Erdogan, ma non dai parenti delle vittime, che hanno rifiutato il risarcimento (100.000 dollari a famiglia) ponendo come condizione che Israele abolisca le restrizioni ai movimenti di persone e merci a Gaza. Kerry ha intanto annunciato un piano per dare impulso all’economia palestinese, a cui collabora la multinazionale Coca-Cola.