RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
COMUNICATO STAMPA
Nel nostro territorio ,in queste giorni, si afferma in quasi tutte le aziende la linea FIAT: quella di non voler riconoscere ai lavoratori il Premio di Risultato adducendo la solita motivazione che la crisi non ha permesso loro di guadagnare e fare profitti.
Tutti sappiamo che la crisi c’è e che stà mordendo la carne viva delle persone, soprattutto dei soggetti più deboli che hanno perso il lavoro, il reddito , la propria condizione di sicurezza. Tante aziende stanno utilizzando la cassa integrazione o i contratti di solidarietà per superare la crisi e salvaguardare i livelli occupazionali anche grazie e soprattutto alla iniziativa del Sindacato e dei delegati che in ogni posto di lavoro cercano di battersi per il lavoro per i giovani e per i diritti da salvaguardare. Bisogna contrastare con forza e determinazione tutti quelli che vogliono far pagare la crisi solo ai lavoratori dipendenti privati e pubblici peggiorando le loro condizioni e alimentando la logica della precarietà all’infinito per giovani. Serve un’altra politica economica del governo e che per superare la crisi deve prendere le risorse nelle tasche di chi ne ha tanti. Questo è il punto.Cosi facciamo giustizia sociale ed equità.
Voglio sottolineare a fronte di tutto questo l’importante iniziativa della RSU della CIMA CID di San Salvo, azienda dell’indotto automotive con poco più di 40 dipendenti, che ieri hanno effettuato 2 ore di sciopero per turno molto riuscito per avere rispetto dei propri diritti, per avere un giusto Premio di Risultato nonostante la crisi e non solo promesse e rinvii nel risolvere i problemi.
Questa linea di non volere e/o …Potere dare il Pdr è abbastanza generalizzata nella nostra provincia ma che deve essere contrastata perché i lavoratori hanno già perso alcune migliaia di euro a causa della cassa integrazione e non devono pagare sempre due volte su tutto.
Io sono convinto che dobbiamo saper fare fronte comune ( Imprese ,Istituzioni,Sindacati) per affrontare le situazioni difficili, però servono una vera politica industriale e prodotti di qualità per reggere la competizione e non attaccare e peggiorare le condizioni di lavoro e i diritti costituzionali delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo non deve passare e un Sindacato serio deve sempre contrastare.
Voglio fare un appello a tutte le imprese del territorio a fare anche loro uno sforzo per riconoscere il giusto ai lavoratori e non ragionare solo nella logica che quando c’è la crisi
non possono onorare gli accordi, e quando la situazione e positiva è meglio non rivendicare niente perché l’Impresa si deve consolidare.
Per quanto riguarda i prossimi mesi avremo nel nostro comprensorio situazioni fortemente critiche e saranno necessarie ammortizzatori sociali con risorse aggiuntive per evitare licenziamenti e chiusure di stabilimenti. Serve , per esempio, un Piano Industriale importante per rilanciare la Valsinello-Teknolamiere due aziende importanti della zona industriale di Gissi che occupano più di cento dipendenti e dare a tutti un futuro e un salario garantito. Servono politiche attive del lavoro da parte delle Istituzioni ai vari livelli per sostenere le difficoltà di decine di altre aziende della nostra provincia.
Vasto, 24 luglio 2010
MARIO CODAGNONE
SEGR. PROV. CGIL–FIOM