Ha insistito per farmene una tazzina, orgoglioso e curioso che io lo provassi. L'ho assaggiato e...ragazzi, era uno dei peggiori caffe' che abbia mai bevuto qui: bruciacchiato quasi ad arte, sapeva piu' di liquirizia che di caffe'. Ma tant'e': me lo son bevuta e ho mentito. Lui contento, io mi sono sentita un po' in colpa. Senza alcuna superiorita' (o per lo meno non voluta) ho pensato "questo non sa proprio cos'e' un semplice, buon caffe'." Stessa cosa vale per tante altre cose che gli americani pensano siano buone ma che in realta' sono lontanissime dalla bonta': a me dispiace. Mi dispiace veramente! E non lo faccio per essere quella superiore che se la tira, ma davvero credo che la versione americana del cibo italiano faccia pena. E quindi mi viene una specie di senso di colpa, misto a dispiacere. Non so cos'altro dire e finisco col mentire, "buono, buonissimo, e' il miglior caffe' che abbia bevuto qui negli States". Insomma, dopo che se ne e' vantato e che se lo gusta per benino, mica posso dirgli, "no guarda, e' una ciofeca, bevitelo tu".E voi, mentite spudoratamente o riuscite ad essere onesti?






