Magazine Giardinaggio

Coltivazione funghi

Creato il 06 febbraio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Coltivazione funghi

Il cardoncello, il cui nome scientifico è Pleurotus Erengii, possiede un cappello carnoso ed un lungo gambo generalmente bianco; esso cresce spontaneamente in Puglia e in Basilicata. Il substrato ideale per la coltivazione dei funghi cardoncelli deve essere preparato tra maggio e dicembre ed è formato in gran parte da paglia trinciata. Una volta sterilizzata quest'ultima viene fatta raffreddare e messa in dei panetti al chiuso. Un substrato di circa 4 chili è in grado di produrre fino ad un chilo di funghi. Il substrato a questo punto viene colonizzato dalle spore e si attende un periodo di incubazione di sessanta giorni. In vendita si possono trovare i substrati già pronti per una coltivazione casalinga. Non resta che interrarlo nel nostro giardino, coprendolo con del terriccio. La temperatura migliore per una buona produzione è di circa 15-18 gradi; scegliete un zona umida ed ombreggiata ed innaffiate ogni giorno. I cardoncelli potranno essere raccolti quando noterete che il cappello diventerà piatto e cominceranno a cadere le prime spore.

Coltivazione funghi
I funghi champignon, definiti scientificamente Agaricus Bisporus, sono i funghi più utilizzati in tutto il mondo. Il loro colore caratteristico è il bianco sporco, hanno un cappello molto largo ed un piccolo e tozzo gambo. Il substrato ideale è composto da letame di cavallo aggiunto a paglia; esso viene posizionato in cassette rettangolari e deve essere lasciato riposare per circa quindici giorni per favorire la fermentazione. Una volta sterilizzato viene invaso dalle spore e si produrrà il micelio. Potrete trovare il micelio dei funghi champignon nei negozi specializzati. Interrato il micelio, e trascorsi venti giorni, non dovrete far altro che innaffiare il substrato quotidianamente. La posizione ideale per la coltivazione dei funghi champignon è all'ombra ad un temperatura di circa 25 gradi. Dopo circa dieci giorni vedrete spuntare i primi esemplari, che si produrranno continuamente per tutto il periodo invernale.

Coltivazione funghi
Agrocybe aegerita è il nome scientifico del fungo più comunemente conosciuto come pioppino. Il colore di questi funghi è marrone scuro, hanno una forma molto slanciata ed un cappello rotondo e carnoso. La caratteristica di questi funghi è che crescono su ceppi di legno. Il legno più indicato per la produzione e la coltivazione dei funghi pioppini è naturalmente il pioppo. I pioppini proliferano su tronchi interrati, umidi e piuttosto marcescenti. Se si vogliono coltivare questi funghi nel proprio giardino si possono comunque acquistare le apposite cassettine con il substrato già pronto. L'habitat perfetto è costituito da zone umide, assenza di venti forti e da una temperatura che non superi i 15 gradi. Il substrato deve essere mantenuto umido; abbiate cura di innaffiarlo ogni giorni senza però che risulti bagnato. I pioppini saranno pronti per essere raccolti quando il cappello sarà piatto. La loro caratteristica principale è quella di crescere in ceppi numerosi.

Coltivazione funghi
La coltivazione dei funghi può avvenire anche in serra. Qui per prima cosa si dovranno ricreare le condizioni ideali per la coltivazione, anche se esse variano in relazione alla specie. Genericamente la temperatura deve essere intorno ai 14-18 gradi, con un alto grado di umidità, almeno dell'85%. Non sono necessarie condizioni elevate di luminosità, nè tanto meno calore diretto. Abbiate cura di coprire per bene la serra e non esporre i funghi a correnti di aria fredda e a piogge che potrebbero danneggiare la produzione; potrete utilizzare a tale scopo delle stuoie o dei fogli di polietilene. Sistemate le condizione climatiche, si possono posizionare le ballette di substrato; il periodo di incubazione e le regole per l'irrigazione da seguire sono le stesse consigliate per la coltivazione esterna.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine