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“Com’è sottile!”

Creato il 02 dicembre 2010 da Malvino

“Carla Bruni-Sarkozy, premiere dame di Francia, si è detta «stupita, sorpresa e riconoscente» dopo le aperture del papa Benedetto XVI sull’uso del preservativo per ridurre i rischi di contaminazione da Aids” (ansa.it, 1.12.2010). Spiace dire che la signora non ha capito e dovrà ricredersi. Mica è colpa sua, pure l’Onu ha frainteso la portata dell’affermazione del Papa. Non si apre a niente: la dottrina morale della Chiesa è rimasta dove era.  Vediamo come nasce il fraintendere.
Avevamo lasciato padre Federico Lombardi a colloquio col Papa. Sua Santità gli spiegava che non c’era alcuna differenza tra “prostituto” e “prostituta”: “Se si tratta di un uomo o di una donna o di un transessuale è lo stesso”. In alcuni singoli casi, non già come scelta del male minore, ma come “primo passo verso una moralizzazione”, come “primo atto di responsabilità”, trovava “giustificato” l’uso del preservativo. Il suo effetto contraccettivo era tenuto da parte, quasi collaterale. E tuttavia ribadiva: la Humanae vitae è inemendabile sul divieto di contraccezione.Troppo sottile, vero? Per la logica laica, sì, senza dubbio. Per quella clericale, no, lì anche Cristo è ultrasottile e viene dato a ostie. In una conversazione privata, benché destinata ad essere riportata in un volume da 50.000 copie in prima edizione, c’è distinzione di piano tra contraccezione e profilassi delle malattie a trasmissione sessuale: stanno tutte e due nel preservativo, ma possono essere considerate separatamente, e lì, in quel punto di Luce del mondo, si sta discutendo di Aids. Il magistero condanna l’uso del preservativo per il suo effetto, di là dall’indicazione d’uso; il teologo, al contrario, può sospendere la condanna in particolari casi nei quali ci sia giustificazione di un effetto rispetto a un altro con diversa indicazione, e nondimeno rimane complessivamente ingiustificato. Logica del cazzo? Logica clericale, sofisticatamente lavorata da un teologo incidentalmente Papa, con la nostalgia per le molto ambigue sottigliezze del Vaticano II.Certo, sarà difficile far capire ai laici che “il Papa ha torto” è una frase senza senso. Sarà difficile farlo capire anche agli integralisti che l’hanno detta – Dio li perdoni! – senza pensarci bene sopra, teste di legno che sono. È una frase senza senso perché il Papa non ha fatto alcuna apertura: se voleva farla, chiamava il cardinal Levada e gli ordinava una nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, rapido. Non voleva farla e non l’ha fatta. Però ha provocato un altro infortunio mediatico. Pensateci: al netto del volerlo fraintendere, poverino, tutte le volte che ha preso la pioggia non è stato per quel suo difettuccio da dottorino di teologia con le smanie di apparire sofisticato in mezzo a tante teste di legno?Tutti a dirgli dietro da decenni: “Com’è sottile!”, adesso pure Carla Bruna a strusciarglisi addosso dalla gratitudine, e quello a mettersi nei guai per troppa vanità, giusto per essere all’altezza della fama di progressista pseudo-restauratore. Iddio dovrebbe mandarcene due alla volta, di pasticcioni così.

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