E che risposta vi siete dati o avete dato o vi siete sentiti dare?

Io personalmente penso che è complesso risalire ai perchè di una situazione di attualità rispetto a situazioni passate, intanto perchè, come scritto in diversi post, penso che ci manchi la memoria su molte cose accadute (senza contare che spesso sentiamo elogiare o criticare una situazione da persone che, per limiti di età, manco hanno vissuto sulla loro pelle, quindi parlano per sentito dire) e col tempo si tende a ricordare più la dolcezza di certi momenti piuttosto che l'amarezza(senza contare anche che spesso nel giudicare certi accadimenti si urla all'elogio o allo scandalo senza tenere conto del periodo storico e della situazione storica in cui si sono verificati). Cercherò quindi di semplificare il mio pensiero che espongo a voi per amor di discussione.
I miei bisnonni dicevano che i politici erano tutti ladri, i miei nonni dicevano che i politici erano tutti ladri, i miei genitori han sempre detto che i politici sono tutti ladri, io dico che i politici sono tutti ladri. Forse siamo una generazione di persone superficiali, certamente andrebbero sviscerati meglio i perchè di questa esclamazione sull'accusa di disonestà dei nostri politici ma non voglio tediarvi e andare fuori tema. Secondo me il sistema politico (che si parli di dittatori, papati, imperatori, re, emiri, ecc. ecc.) ha sempre cercato di gestire il potere e tenerselo più stretto e più a lungo possibile, essendo un sistema di gestione della politica ha sempre avuto le migliori carte in mano per vincere questa partita. Detto questo possiamo dire che negli ultimi sessant'anni in Italia c'è stata sicuramente una caduta di etica e valori nella politica portata dalla via dove il sitema si è infilato per fare il suo disonesto comodo. E' come un'infezione in un corpo più o meno sano... diciamo un corpo umano e normale coi suoi pro e i suoi contro... non perfetto. Se non curi l'infezione perchè magari non capisci di averla essa si trasformerà in cancrena... peritonite o chissà che altro, ma la conclusione sicura è la distruzione del corpo: la morte.
Non parlando realmente di un corpo umano ma essendo la mia una metafora su una nazione, è chiaro che la morte definitiva non arriverà mai. La storia è fatta di alti e bassi e quindi, in qualsiasi terribile modo possa andare e per quanto tempo possa durare il buio, prima o poi il sole sorgerà ancora (finchè c'è vita c'è speranza). Ma sono convinto che sia questo il punto: un incancrimento di una situazione marcia che non abbiamo capito in molti (non che prima comunque non ci fossero altri problemi). Poi sono arrivate situazioni nuove e vecchie a migliorare e peggiorare questo contesto che come tutte le conzioni se tirate allo stremo arrivano a gonfiarsi fino ad esplodere o implodere. Il troppo stroppia insomma.
Secondo me siamo andati in confusione o ci hanno fatto andare... chi lo sa. Cose come il '68 (tanto per fare un esempio) sono state spesso viste come un bene assoluto e cose come il fascismo (sempre per fare un esempio) sono spesso state viste come il male assoluto. Io credo che una cosa che dovremmo imparare è a non buttare giù un monumento a furor di popolo o elvarlo troppo e metterlo in gloria ma dovremmo pensare. Pensare con le nostre teste e capire se una cosa sia stata tutta sbagliata o tutta giusta di modo che andando avanti potremo stare attenti a migliorare quella cosa, non ripetere più certi errori e tenerne quello che di buono ha dato. Distruggere e ripartire, cambiare continuamente governi da un estremo all'altro non ha alcun senso e non serve all'evoluzione e al progresso serve solo a tenerci fermi.
Per tornare alla domanda iniziale: io credo che sia un periodo di cambiamento, come un serpente che cambia pelle. L'Italia e il popolo italiano sta vivendo svolte mondiali e nazionali epocali e storiche (come tanti altri Paesi) che affronta con la sua situazione singolare già esistente. Gli scenari che si prospettano, dati i presupposti, ci spaventano un pò... ma ricordate che c'è sempre il fattore dell'impredivibilità della vita che può ribaltare tutti i nostri calcoli.
Pensate ai film degli anni '80 che parlavano di un 2000 di morte e distruzione, scenari mondiali cupi e criminalità che non ti faceva uscire di casa e guardate oggi... non è così terribile invece.
Pensate a cosa dicevano del nucleare televisioni, radio, politici e persone negli anni '80 e '90, avreste mai creduto che venti-trent'anni dopo dicessero in tanti l'esatto opposto?
La vita scorre e il tempo passa... a noi resta solo: fare di tutto per migliorare, stare meglio possibile, prenderne atto e... viverceli.
LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI!






