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Come alleviare la sindrome dell’intestino irritabile

Da Inonno @luca_lovesapple
Se soffrite di disturbi per via dell'intestino irritabile ecco alcuni rimedi che possono fare al caso vostro!

Se soffrite di disturbi per via dell’intestino irritabile ecco alcuni rimedi che possono fare al caso vostro!

Disturbi fastidiosi in grado di pregiudicare la qualità della vita. Aumentano le persone che soffrono di questa patologia e sono soprattutto donne. Ecco gli alleati per neutralizzare la tanto temuta sindrome dell’intestino irritabile. Sintomi diversi: dolori e crampi addominali, senso di pesantezza, gonfiore e meteorismo, gas intestinali e scariche diarroiche, magari alternate a periodi di stipsi. Tutto questo viene generalmente definito colite, ma il termine è improprio. Bisognerebbe parlare di Sindrome dell’Intestino Irritabile.

Si è molto insistito, in passato, su ansia, stress, disturbi emozionali e depressione passeggera. Tutte situazioni psicologiche che possono, in qualche modo, determinare conseguenze fisiche. Si parla, in questi casi, di somatizzazione. Oggi però si tende anche ad individuare delle cause organiche, oltre che psichiche. Si è visto che la sindrome dell’intestino irritabile è collegata a intolleranze alimentari, o al malassorbimento di zuccheri come lattosio e fruttosio. A volte sono implicate manifestazioni allergiche o un eccesso di popolazione batterica nell’intestino tenue. Soprattutto, però, si è trovata una evidente correlazione con fenomeni di tipo infiammatorio. Analisi e studi clinici lo confermano. L’infiammazione, anche se a uno stadio non particolarmente acuto, gioca un suo ruolo nella genesi della malattia. Non un ruolo esclusivo, ma certamente importante. In parole povere: pluralità di sintomi, pluralità di cause. Conseguenza: pluralità di rimedi. Bisogna infatti ricorrere a una serie di sostanze funzionali per ripristinare uno stato di benessere in questa categoria di pazienti.

Sintomi della sindrome dell’intestino irritabile

Se da più di tre mesi accusate questi sintomi, in maniera continuativa oppure ricorrente, probabilmente soffrite di intestino irritabile:

  • Dolori e disturbi addominali che diminuiscono con la defecazione, spesso associati a cambiamenti nella frequenza delle scariche o alla consistenza delle feci.
  • Almeno due tra i seguenti disturbi: frequenza dell’alvo alterata, consistenza delle feci alterata, transito delle feci alterato, presenza di muco nelle feci, sensazione di gonfiore e tensione a livello addominale.

Ma ricordate: la sindrome dell’intestino irritabile spesso si manifesta con disturbi da eccessiva motilità, e quindi con diarrea. Se prevale la stitichezza bisogna ricorrere a trattamenti specifici.

Cibi da evitare e consigli pratici

Chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile con diarrea prevalente deve limitare al massimo i seguenti cibi e bevande:

  • Latte e derivati
  • Alimenti grassi, specie fritti e intingoli
  • Verdure tipo legumi, cipolle
  • Cavoli, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles
  • Cereali integrali
  • Frutta come uva, banane e albicocche
  • Dolciumi, cioccolata, bevande zuccherine
  • Caffè e tè

E’ bene non andare a letto subito dopo mangiato, si consiglia di evitare pasti troppo abbondanti, di bere molta acqua e di svolgere, nei limiti del possibile, dell’attività fisica.

Le cinque sostanze amiche del benessere

AKBA: L’acido 3-acetil 11-cheto beta-boswellico, meglio noto con la sigla AKBA, viene estratto dalla preziosa resina di una pianta indiana: la Boswellia serrata. Agisce efficacemente sulle reazioni infiammatorie e allergiche, oltre che sull’eccessiva motilità intestinale che causa gli episodi di diarrea. Tutto questo senza provocare effetti collaterali

Maltodestrine fermentate: Facendo fermentare le maltodestrine, ad opera del fungo Aspergillus Oryzae, si ottiene un mix di enzimi estremamente efficaci nel migliorare i processi digestivi. Queste sostanze aiutano a demolire tutti i residui di cibo che ristagnano nel lume intestinale, dove vengono fermentati ad opera della flora batterica. Risultato: produzione di gas, meteorismo, gonfiori. Contrastano inoltre le allergie alimentari, come quella al lattosio oppure al glutine, e svolgono un’azione efficace contro la diarrea postprandiale.

Incensolo acetato: L’incensolo acetato, altro composto vegetale, è anch’esso estratto dalla Boswellia. Rinforza l’effetto antinfiammatorio dell’AKBA e contemporaneamente aiuta a rilassarsi, superando l’ansia e quegli stati di tensione ricollegabili allo stress e ai ritmi della vita moderna.

Olio essenziale di finocchio selvatico: L’Olio essenziale di finocchio selvatico, grazie all’alto contenuto di Anetolo, disinfetta l’intestino e combatte l’eccessiva formazione di gas.

Zinco: Micronutriente minerale essenziale per la nostra salute. Ci aiuta infatti, da un lato, a combattere i momenti di tristezza e depressione, e dall’altro riduce intensità e frequenza delle scariche diarroiche.

Assumendo contemporaneamente e nei giusti rapporti queste cinque sostanze, è possibile dare un vero sollievo a chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile, almeno dei casi di motilità intestinale eccessiva (diarrea). E’ importante che questi rimedi naturali siano somministrati una o due volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti principali, possibilmente in forma di compresse gastroresistenti. Solo in questo modo le cinque sostanze, in particolare gli enzimi digestivi, attraversano indenni lo stomaco e vengono liberate proprio là dove servono: vale a dire nell’intestino irritato e sofferente.

Grazie per l’’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!


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