Hanno ancora senso gli aggregatori di notizie? Che ruolo hanno oggi nel web 2.0, nel momento della riscoperta e quindi rinascita dei blog? Esistono aggregatori validi? Come si sta evolvendo l’uso di questo strumento?
5 o 6 anni fa essere un blogger e non essere su nessun aggregatore di notizie era quasi impensabili. Ne esistevano di tanti tipi, il migliore di sempre forse era OkNotizie, quello di Virgilio. Esiste ancora ma ne parlo al passato perché sebbene vi abbia postato una news pochi minuti fa lo reputo ormai alla frutta, finito. Poi frequentavo Upnews e Diggita, entrambi minori, con delle differenze che brevemente schematizzo: Upnews è carino, ha una grafica gradevole ed è facile da usare e da integrare nel blog, peccato non sia mai stato lanciato, non abbia mai avuto una frequentazione alta da consentire ai blogger di esserci con soddisfazione. Diggita era innovativo, permetteva ai blogger di guadagnare il 50% sulle pubblicità Adsense che comparivano nel sito riguardo agli articoli che postavi, era frequentato e qualche decina di euro all’anno riuscivi a raggranellarli, non di più, a dispetto di una grafica un po’ deludente era frequentato e portava visite, poi come tutti è andato scemando e non credo più valga la condivisione degli utili sugli Ads.
Ho iniziato ad essere su OkNotizie da subito, da quando ho iniziato ad essere un blogger con una conoscenza minima della blogosfera e di quello che faceva, era il 2006 o il 2007. Stare su OkNotizie era stimolante sia perché era pieno di notizie interessanti, essendoci molti blog anche autorevoli era facile trovare post validi, informazioni utili, ispirazioni e scoprire nuove cose, impararne, entrare a contatto con community e blog fino a poco prima sconosciuti, sia perché era una discreta fonte di accessi al mio sito.
Ricordo che pochi minuti in home erano centinaia, in alcuni momenti forse anche un migliaio di accessi al sito, ora non è più così. La settimana scorsa sono rimasto 3 ore abbondanti in home raccimolando la bellezza di 142 visite, nessun commento, tempo di permanenza bassissimo, insomma praticamente nulla.
Per quanto riguarda il primo punto ormai non esiste più nulla di tutto ciò. La stragrande maggioranza dei blogger interessanti hanno migrato da OkNotizie da anni lasciandolo in balia di microblogger o vecchie star in cerca di visibilità che però, come visto, il servizio di Virgilio non riesce più a dare.
Ora è facilissimo restare in home ore, basta postare nel momento giusto e il gioco è fatto, anche senza le cordate che una volta rendevano tanto agli utenti che ne facevano uso. Io non ne ho mai fatto perché, pecca mia, ho sempre valorizzato poco la diffusione del post, prediligendo impiegare il tempo nello scriverlo, più che nel proporlo.
Proprio questo punto ora trovo essere quello dolente. Nel casino odierno, proporre i propri contenuti bene rende molto in termini di visibilità e soddisfazioni.
Su Tagliaerbe a inizio febbraio è apparso un post che analizza il caso di Upworthy e come il suo successo in un anno sia dovuto alla capacità di rendere virale i contenuti quindi la bravura nel proporli online.
Si ma quali sono oggi i modi per proporre online i propri contenuti?
Bella domanda, se prendiamo atto che il tempo degli aggregatori sia finito rimane da guardare verso il mondo social ma anche li si apre un universo difficile.
Essere efficacemente sui social non è affatto cosa scontata, esserci senza comprare follower ancora di più. Come farsi conoscere? Come far cliccare il ‘mi piace’ come farsi followare nel profilo Twitter del proprio blog sono domande complesse, non credo esistano ricette, è frutto di lavoro costante e dedizione, contatti che si instaurano con altri blogger e fama che un po’ alla volta si acquisisce, con la consapevolezza tuttavia che gran parte del traffico verrà dalla condivisione sulle bacheche quindi hai la necessità di diventare virale, essere interessante, essere condiviso.
Per esserlo avere un pubblico ampio a cui proporsi su una fan page con migliaia di like è un primo passo, il secondo è creare contenuto di qualità, forse il passo più difficile ma si torna sempre li, senza trovare una risposta univoca a quella domanda:
Si ma quali sono oggi i modi migliori per proporre online i propri contenuti? Quali sono le tue esperienze? Che metodo, che siti, che strategie utilizzi?
Credit immagini:
In copertina: A spider web covered in morning dew. Taken outside our house this morning as I set off for work.
Nel post: Web 2.0 and Web 2.open NYC