Da quando è arrivato l'ultimo numero di Goodfood ho avuto in mente di fare questa torta. Saranno stati i decori multicolore e un po' infantili che mi hanno colpita, sarà stata la colata di cioccolato che ricopre la torta, o la parola "fudge" del nome che mi hanno ispirata, ecco che ho comprato gli ingredienti e zac! Fatta.Ogni tanto, insieme alla rivista, vengono pubblicati dei librettini a tema e quello del mese di giugno è dedicato ai festeggiamenti per il giubileo della regina Elisabetta II. Adoro l'usanza degli street parties che si fanno in queste occasioni e anche noi, da questa parte della Manica, vedremo di festeggiare degnamente, se non altro in onore della nonna di Andrea che ha vissuto quasi tutta la sua vita in suolo britannico.
Ecco la ricetta per riprodurre questa bontà:
- 200 g di cioccolato fondente al 50%, spezzettato
- 200 g di burro tagliato a dadini
- 200 g di zucchero moscovado chiaro
- 100 ml di panna acida
- 2 uova grandi, sbattute
- 200 g di farina autolievitante
- 5 cucchiai di cacao amaro
- mompariglia arcobaleno per decorare
Per la copertura
- 100 g di cioccolato fondente
- 170 g di latte condensato (il tubetto che si trova in commercio è la giusta quantità)
- 100 g di burro
A questo punto si fa la copertura facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro e il latte condensato. Togliere dal fuoco e far freddare per rendere il composto spalmabile. Una volta che la torta è freddata togliere la carta da forno, se la superficie è troppo irregolare capovolgetela, versare sopra la crema di copertura e spatolarla per avere una superficie liscia e spolverizzare di mompariglia.
Questa torta è veramente ma veramente buona, il gusto della base è ricco e intenso, niente a che vedere con quelle torte al cioccolato un po' tristine che son del colore giusto ma poi una delusione una volta che si addentano. La copertura con il latte condensato mi ricorda vagamente i cioccolatini Lindt, ricchissima ma non stucchevole. Certo una torta da condividere e io stamani ne ho portato un pezzo alla mia amica Lorena perché mangiare tutta questa torta in due sarebbe stato veramente peccare di ghiottoneria! Preferisco che mi rimanga la voglia di rifarla piuttosto che la sensazione di averne mangiata una fetta di troppo...E di una cosa sono veramente orgogliosa: è venuta proprio come nella foto del giornale!