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Come gli stranieri vedono il Rwanda

Creato il 29 novembre 2011 da Dragor

Un tipico esempio è il tizio che ho incontrato l’altra sera a “Chez Lando”. Avendomi preso per un bianco, ha puntato diritto su di me come un gay quando vede l’uomo dei suoi sogni, si è seduto al mio tavolo e si è presentato. “Mi chiamo Nick Asters, sono un giornalista americano e sto visitando il paese con 12 colleghi,”ha detto. “Perché?” gli ho chiesto. “Per risolvere il mistero del Rwanda.” Primo stereotipo: il Rwanda è un mistero. Credevo che fossimo un paese come gli altri, invece no: siamo un mistero.

“Perché, vede, il Rwanda smentisce tutti gli stereotipi africani”, ha continuato. “E’ pulito, nelle strade non ci sono buche, non ci sono bambini che chiedono l’elemosina, non ci sono baracche, non ci sono ladri e la gente lavora. Si direbbe un Singapore africano.” Gli ho chiesto quando fosse arrivato in Rwanda e ha risposto: “Ieri.” Non gli ho detto che, se si fosse degnato di guardare oltre i 4 chilometri che separano “Chez Lando” dall’aeroporto, avrebbe potuto trovare la sporcizia, le buche, le baracche, i piccoli mendicanti e i disoccupati. Forse in quantità inferiore che negli altri paesi africani, ma abbastanza per differenziare il Rwanda dalla Svizzera.

Dopo questa sviolinata, il buon Nick ha tirato la stoccata finale. “Ma c’è un’atmosfera da ‘Stepford Wives” che nasconde sicuramente la generale insoddisfazione.” Ho fatto per domandargli che cosa fossero le “Stepford Wives”, poi mi sono trattenuto perché non volevo confessargli la mia ignoranza. Conoscevo le shakesperiane “Windsor Wives”, ma le comari di Stepford, mai viste ne conosciute. Appena il tizio si è tolto dai piedi, mi sono precipitato sul computer più vicino e ho fatto una ricerca. E’ saltato fuori che l’espressione “Stepford Wives” è tratta da un romanzo satirico di Ira Levin e si riferisce a “una persona che si sottomette docilmente all’autorità e ai soprusi.”

Ecco lo stereotipo: non sapendo a che cosa attaccarsi per denigrare il Rwanda, dopo 24 ore di soggiorno nel paeseil tizio ha tirato fuori le “Stepford Wives”. Così ci sottomettiamo docilmente all’autorità e ai soprusi? Aspetta che mi capiti fra le mani…

Dragor


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