“Come i fiori del cardo” di Silvana Sanna

In quasi tutte le famiglie si nascondono dei segreti… verità taciute che tuttavia riescono a condizionare la vita delle persone. Ma non è detto che conoscere la realtà sia sempre positivo.
Cinque racconti nei quali i protagonisti scoprono inaspettatamente avvenimenti e situazioni del passato, e del presente, che riguardano la loro famiglia e di cui non avevano sospetto. E se per alcuni di loro conoscere la verità si dimostrerà un aiuto insperato per sbloccare una situazione difficile, per altri, come la sedicenne Giulia che scopre il segreto di sua madre nel modo più terribile e brutale, forse sarebbe stato preferibile continuare a non sapere.

Cinque racconti, cinque romanzi brevissimi autoconclusivi e intensi che raccontano, con un stile forse un po’ troppo ingessato, di segreti di famiglia, rivelazioni, opere e omissioni. Ogni storia porta con sé la triste consapevolezza della presenza ingombrante, seppur a volte non ancora pienamente esplicitata, di situazioni passate che gettano più di un’ombra sulla vita presente dei protagonisti.

Particolarmente riuscito è il racconto “I piaceri della vita”, storia corale ambientata in un peasello bigotto e conservatore di provincia, messo in subbuglio dall’arrivo di una ragazza che, nonostante l’aspetto appariscente e, dunque, foriero di chissà quali malcostumi, cerca solo di recuperare le proprie radici. Delicato e spiazzante è, invece, il racconto  “Come la prima neve”, in cui l’autrice tratteggia con realismo romantico il personaggio di Luca, un giovane e ingenuo ragazzo alle prese con una passione che lo sconvolgerà al pari di una rivelazione che sovvertirà l’ordine naturale delle cose a cui era stato abituato. In “Come i fiori del cardo”, piccolo gioiellino che strizza l’occhio al giallo, la suspence la fa da padrone, commovente è la storia di “Mamma per sempre” mentre “La casa del silenzio” esprime senza remore come lo status quo possa, in realtà, nascondere situazioni dai risvolti impensabili.