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Come polli allevati in batteria

Creato il 01 maggio 2012 da Speradisole

COME POLLI ALLEVATI IN BATTERIA

COME POLLI ALLEVATI IN BATTERIA
L’ennesima esternazione populista del comico genovese che urla da tutte le 101 piazze dove  si voterà, non stupisce. C’era da aspettarsela. Semplicemente rivela tutta l’ambiguità di fondo di una persona che nel dispregio di chi ha perso la vita a causa della mafia, pur di afferrare voti, ripete la parole mafiose di Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. Parole insensate che non hanno nulla di comico, ma tanto di tragico. Come il Berluska del 1994, con lo stalliere in casa e come il Bossi di Roma ladrona.

«La mafia non strangola i cittadini, è buona chiede loro solo il pizzo, un misero 10% – dice Grillo»”. E’ vero, Grillo ha ragione, i mafiosi non uccidono i “clienti”, semplicemente li allevano come tanti polli in batteria, in attesa che caghino le uova del loro profitto, che accumulano senza lavorare, sfruttando il lavoro degli altri e tenendoli continuamente sotto minaccia.  La mafia ha applaudito, voterà e farà votare in massa il M5S. Lo vedremo alle prossime elezioni amministrative nella disastrata città di Palermo.

«Quei poveretti dei barman che si vedono costretti a fare lo scontrino fiscale per un caffè, sono vittime dei controlli della finanza», più o meno queste sono le parole di Grillo nei confronti degli evasori dello scontrino. Ha ragione ovviamente quando dice che bisogna andare a cercare dove sono e chi sono i veri evasori, quelli grossi, ma anche chi evade poco, e quel poco si somma a tante persone, si fanno miliardi di evasione.

Bastano queste due affermazioni per cancellare le cose condivisibili dette dal comico, e toglierli quella sicurezza che potrebbe infondere a chi lo voterebbe, perché in questo modo non fa altro che fare il verso dei due populisti e demagoghi che per 20 anni hanno occupato le sedie del potere e ci hanno portato a questo disastro.

COME POLLI ALLEVATI IN BATTERIA
[NOTA a parte: Il sovraffollamento di polli in batteria,  produce un aumento di aggressività in qualunque specie. L’amputazione del becco dei polli e dei tacchini è un intervento praticato senza anestesia: il becco dell’animale viene infilato in un macchinario simile ad una piccola ghigliottina e che procede a mozzare la parte. La procedura è così dolorosa che alcuni polli smettono di mangiare e muoiono di fame.

Non si uccidono i polli, ma si fanno soffrire, così fa la mafia ai suoi clienti, non li uccide, ma taglia loro la lingua perché non protestino].



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