L’aria si è raffreddata, le giornate sono più corte, avete anche avvistato i primi panettoni sugli scaffali del supermercato: rassegnatevi, sta per iniziare la stagione dei mercatini di Natale.
Non c’è scampo, sappiatelo.
Lei ve l’ha già imposto chiesto, vero? Ha sfoderato lo sguardo da cerbiatta (quello dietro il quale si nasconde in realtà una iena) e con voce suadente ha detto: “Quest’anno potremmo andare ai mercatini di Natale in Trentino/Germania/Austria/eccetera“.
Non rintanatevi in un angolo a piangere pensando di dovervi arrendere alla pallina per l’albero in lana cotta e al pestello per le spezie in legno massello. C’è di peggio: un mercatino di Natale senza nemmeno la bancarella del vin brulè, per esempio.
Signori uomini, urge trovare strategie di sopravvivenza e una buona dose di motivazione per dar prova del vostro amore anche in condizioni difficili: neve, freddo intenso, shopping. La triade infernale, insomma.
Che siate in partenza per i mercatini di Natale a Bolzano, Trento, Vienna, Austria, Salisburgo, Monaco e via andare, fatevi trovare pronti.
Ci penso io a fornirvi la guida ufficiale per sopravvivere ai mercatini di Natale: 8 imperdibili suggerimenti per non soccombere.
1. Bevete. Tanto e alcolico
Avete mai visto un mercatino di Natale senza il banchetto del vin brulè?Non scherziamo.
Tra le bevande calde per l’inverno è sicuramente quello che va di pari passo con bancarelle e presepi viventi (oltre che con alpini). E, insieme al bombardino, la sola che promette di catapultarvi verso uno stato di felice stordimento con il quale affrontare l’immersione nel mercatino di turno.
Non farete fatica a convincere la vostra dolce metà che il freddo intenso va combattuto a colpi di alcol e che è meglio iniziare subito.
Il fatto che di solito il vin brulè venga servito nelle caratteristiche tazze blu a disegni bianchi gioca a vostro favore: usate pure la frase “Amore, hai visto come sono carine? Prendiamone due o tre, anzi facciamo quattro“, poi a lei rifilate le tazze e voi trangugiate il contenuto.
2. Sopravvivete al freddo
Una regola tanto semplice quanto fondamentale: ai mercatini di Natale fa freddo. Non esistono mercatini di Natale al caldo, se qualcuno ve ne ha parlato mentiva.Ora, partite dal presupposto che anche lei soffre il freddo (da qui il punto 1): se però su di voi il gelo ha lo stesso effetto della kryptonite per Superman, lei può invocare il potere dello shopping a ritemprarla come il cristallo di luna per Sailor Moon.
Quindi, non vergognatevi di mettere la calzamaglia sotto i pantaloni.
Ma state attenti, perché c’è un effetto collaterale subdolo: se fuori ci sono -20°, in qualunque locale pensate di entrare a ristorarvi, ci saranno 40°.
La morale è: vestitevi a strati.
3. Bretzel o morte
Per evitare il coma etilico, dopo aver trangugiato svariate tazze di vin brulè è il caso di mettere qualcosa nello stomaco.
Bretzel caldi, per esempio.
Se il freddo è uno dei nemici da combattere, qualunque mercanzia calda da infilare in bocca diventa il vostro miglior alleato. E non ha bisogno di spiegazioni o particolari tecniche di convincimento: anche lei avrà voglia di addentare qualcosa di caldo e profumato.
Tanto più che il bretzel (o pretzel?) è tipico.
Valgono anche lo strudel, il panino, la salamella, i biscotti alle spezie.
4. Shopping? Sì ma gastronomico
Una razione di shopping vi tocca: si va ai mercatini di Natale per comprare regali, possibilmente per tutti (laddove per tutti si intende: la mamma, la sorella, la zia, la Titti, la Manu, le colleghe, la cognata, la cugina, la vicina di casa e via andare).
Ma c’è un’ancora di salvezza.
Un punto a vostro favore è proprio la tipicità: ai mercatini non ci sono solo palle di vetro soffiato e babbucce di lana di pecora.
Trovate anche prodotti tipici ed è su quelli che voi dovete puntare (avrete pur qualche regalo di Natale da fare o per lo meno qualche peccato di gola da soddisfare): salumi, formaggi, dolci, liquori.
Mentre lei si perde a curiosare tra sciarpe fatte a mano e runner tirolesi, voi buttate lì un “Guarda amore, lo speck tirolese! Che ne dici se lo compriamo per tuo papà?“.
5. Giocate d’anticipo
Siete in guerra, quindi dovete pianificare la vostra strategia in anticipo (leggi: prima di partire) e poi recitare da grandi attori.
Un esempio? Ricollegandoci al punto 5, puntate sempre sull’enogastronomia locale ma cercate di andare oltre le bancarelle e di posizionarvi:
- seduti
- al caldo
- con un piatto fumante davanti
- e una pinta di birra in accompagnamento
Il che significa studiate bene i ristoranti, le birrerie e le cantine (se siete a Merano vi aiuto io indicandovi i birrifici artigianali) nei dintorni del mercatino di Natale. Poi, al momento giusto, conducetela verso la porta d’ingresso fingendovi sorpresi ed esclamando: “Oh guarda, questo ristorantino tipico mi ispira, che ne dici entriamo?“.
6. Negoziate. Sempre
Accondiscendere a passare una giornata gironzolando tra le bancarelle di un mercatino di Natale vi offre un grande potere di negoziazione.In cambio della vostra presenza accanto a decorazioni natalizie di ogni tipo, infatti, potete esigere una cena a base di gulash, stinco di maiale al forno e strudel finale (a proposito, ecco la ricetta di quello altoatesino), il tutto accompagnato da un numero illimitato di birre.
Oppure un’intera giornata passata a sciare. O ancora, la visita a una cantina/birrificio/distilleria il giorno dopo, o altro che sarebbe molto sconveniente scrivere.
7. Portate a casa il risultato
Soprattutto, approfittate di ogni occasione per portare a casa il risultato.
Andare ai mercatini di Natale con la vostra dolce metà ha un vantaggio non da poco per voi: se siete attenti (e ancora lucidi dopo litri di vin brulè) potete beccare il regalo perfetto da mettere sotto l’albero per lei.
Pensate: anziché scervellarvi come ogni anno alla ricerca di qualcosa che possa andarle bene, potete andare sul sicuro. Mentre lei si ferma a studiare quale vaso di argilla si abbina meglio al salotto della mamma, voi tornate alla bancarella dove aveva visto l’oggetto delle meraviglie e fate l’acquisto. Rapidi, veloci, spietati.
8. Studiate il territorio
Non potete negare che di solito i mercatini di Natale si trovano in gran bei posti: l’Alto Adige, Vienna, la Germania.
Insomma, c’è molto da fare oltre allo shopping e, come ricordato al punto 7, voi avete un grande potere di negoziazione.
Sfruttatelo al meglio, mappate il territorio per scoprire quali scappatoie offre, come tirarla in lungo gironzolando prima di finire al mercatino oppure quali tasti usare per convincerla che 3 ore sono più che sufficienti per acquistare i regali di Natale.
Una motivazione più che sufficiente a ridurre il tempo da trascorrere ai mercatini? Le terme. Funziona sempre.
[Nota bene: io adoro i mercatini di Natale. Anzi, io adoro i mercati in generale. Tutti]