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Come ti smonto uno scandalo

Creato il 27 aprile 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Come ti smonto uno scandalo

La Macchina del Fango evidentemente non lavora solo in Italia:  anche negli USA in quanto a malelingue non ci vanno leggeri.

La differenza è che in Italia una voce o un’invenzione può andare avanti per anni, con tanti opinionisti a pontificare, politici a litigare, non si arriva alla verità e finisce che ognuno decide a modo proprio chi ha ragione. Quando si è fortunati ci pensa la Magistratura, ma solo dopo che la bolla si è già sgonfiata.

Oltre Oceano le cose funzionano in maniera un po’ diversa. Una balla può durare sottotraccia qualche anno, ma quando esplode in prima pagina inizia il conto alla rovescia dello smascheramento. 

È questo il caso della presunta non americanità di Barack Obama. I media vicini ai repubblicani, ma non il partito, hanno spesso avanzato l’ipotesi che il Presidente fosse nato in Kenya e non negli USA.

Questione per nulla di lana caprina visto che la Costituzione al capitolo 2 sentenzia che il Capo dello Stato deve essere nato in territorio americano per essere eletto.

Obama aveva mostrato online durante la campagna elettorale del 2008 la parte del certificato di nascita in cui era presente luogo e data: Honolulu, Hawaii, 4 agosto 1961. Ma per i birthers, coloro che sostengono la non americanità di Obama, si trattava di un falso.

A dirimere la questione ci ha pensato Dan Pfeiffer, direttore della Comunicazione della Casa Bianca che ha oggi reso pubblico il certificato di nascita completo, con tanto di firma della madre e dell’autorità governativa e addirittura l’ospedale, quello di Kapiolani.

Il Presidente ha dichiarato:

Non abbiamo tempo per queste stupidaggini, abbiamo cose più importanti da fare, abbiamo problemi da risolvere. Mi sono divertito” per anni delle falsità fatte circolare sul mio conto. Abbiamo grandi problemi da affrontare insieme, lo possiamo fare se no ci facciamo distrarre da cose senza importanza che ci impediscono di essere seri. A forza di delegittimazioni non andiamo da nessuna parte.

Infatti il Presidente sta perfezionando un delicato accordo con i Repubblicani sul futuro deficit.

La tesi della non americanità era stata rilanciata di recente da Donald Trump, miliardario immobiliarista, famoso per il riporto biondo e per il reality show The Apprentice, che è in rampa di lancio come candidato repubblicano alla Presidenza vista la latitanza degli avversari interni.

Il tycoon non alza bandiera bianca:

Spero che sia autentico. Voglio vederlo di persona. Comunque sono contento perché ora possiamo parlare di tanti problemi seri che affliggono il Paese.

Dopo la nomina dei nuovi capi della CIA e della Difesa, Obama ha deciso di rafforzare ulteriormente la sua figura in una teso momento politico zittendo una dei tanti rumors maligni sul suo conto alla vigilia dell’uscita del libro Where’s the Birth Certificate di Jeremy Corsi, sostenitore dell’illegittimità dell’elezione di Mr. President.

 


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