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Come un maestro d’orchestra

Creato il 09 luglio 2011 da Trame In Divenire @trameindivenire
COME UN MAESTRO D’ORCHESTRA

Il Sindaco di Fasano - Lello Di Bari Foto Chicco Saponaro

Riflessioni a margine di una giunta instabile

Fermo restando la deprecabilità degli accadimenti in seno alla giunta Di Bari, il cattivo esempio offerto alla città, lo stallo della macchina amministrativa e le ripercussioni sull’ormai fragile tessuto sociale, varrebbe la pena riflettere sul ruolo essenziale del primo cittadino .

Converremo che, un sindaco, prima di essere un bravo amministratore, è necessario che sia una guida, una sorta di amministratore di uomini: quelli della giunta, del consiglio comunale e della città. Una guida simile la vedremmo agire volentieri come un maestro d’orchestra, occupato innanzitutto a rendere armonico il lavoro della sua giunta e del consiglio comunale, in modo che il lavoro risulti caratterizzato dalla serietà del suo operato, dal senno delle scelte politiche, dal beneficio e dal giubilo della comunità.

Un sindaco che non fosse in grado di coordinare gli strumentisti della sua orchestra amministrativa, che non riuscisse a proporre politiche che guardassero al futuro della città, ma che si occupasse a mala pena del contingente, il rifacimento della facciata, nemmeno riuscita (sic!), relegando il tutto al soddisfacimento degli interessi personali suoi e dei suoi collaboratori, difficilmente potrà attendere al suo mandato pubblico. Un sindaco che non sappia tenere in armonia la sua squadra di governo, è probabile che non abbia la corda politica di un dirigente d’orchestra. Come potrà un dirigente che non sappia armonizzare un’orchestra di pochi uomini rendere armonica un’intera comunità?

Non si tratta di essere ingenui sognatori, ma di perseguire la realizzazione del mandato politico nella sua funzione essenziale.

Al di là dei colori politici di un’amministrazione, ci si augura di essere diretti da un buon maestro, che sappia almeno interpretare la partitura che gli è stata affidata. Salvo, poi, i fischi del pubblico e il lancio di verdure. Del resto è quello che merita uno spettacolo indecente.

Giuseppe Vinci


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