Nel decidere cosa mi metto, per affrontare un'intera giornata fuori casa, la possibilità di pioggia è di sicuro la prima variabile, ma anche il vento forte ha la sua importanza.
legerete en douce
Se c'è vento devo dire addio al cappello, niente cloches o berretti con visiera. Solo il cappello di lana o un basco ben calato possono resistere e non volare via.
Sarà difficile anche trovare la gonna giusta per non ritrovarvi a fare scene alla Marilyn in mezzo alla strada. Non è detto che dobbiate rinunciarvi, tutti i modelli dritti o a matita non patiscono il vento, ma anche tra quelle più ampie se ne può trovare qualcuna più adatta. Da scartare quelle a ruota, e tutti i modelli molto ampi e morbidi, il vento farebbe di loro ciò che vuole, meglio un modello svasato ma rigido. Le gonne a ruota con sottoveste poco ampia si possono invece utilizzare, ma solo se tale sottoveste non è trasparente.
Pensate che i pantaloni siano la soluzione? In realtà anche tra quelli ve ne è qualcuno da scartare, il modello a palazzo si attorciglierà intorno alla gamba, rendendo un effetto un po' spiacevole se le vostre gambe sono molto magre.
design scene
Anche per il soprabito sarebbe meglio scegliere un modello non troppo lungo o comunque che si chiude fino in fondo, per evitare di camminare per la città con le falde del cappotto che svolazzano come foste il conte Dracula.
E se piove e tira vento? Benvenute a Genova, dove la pioggia arriva con un angolo di 45 gradi o più. Un ombrello grande non ci salverà, si romperà o, se anti vento, vi troverete a veleggiare dietro di lui nemmeno foste Mary Poppins.
La cosa più saggia è indossare un paio di stivali che arrivino almeno al ginocchio, e possibilmente gonna e collant, che, anche se si bagneranno si asciugheranno più velocemente di un paio di pantaloni. L'alternativa è solo la tuta da palombaro, dentro a cui si calano tutti i motociclisti appena il cielo minaccia il diluvio.