Protagonista della vicenda Nicola Ferraro, leader casertano dell’Udeur di Clemente Mastella. Siamo alla vigilia delle elezioni del 2006, vinte dal centrosinistra, e l’Udeur era dalla parte dei vincitori:
L’avvocato Filippo Eboli spiega: “Dei miei clienti che sono dei personaggi che hanno un peso non indifferente… Se voi volete siccome adesso tutta Secondigliano, Scampia, Vele è cambiato tutto… mi metto a vostra disposizione”.
Ferraro afferra al volo la questione: “Qual è il problema”. E il penalista prosegue: “All’Udeur vi faccio prendere a Scampia 2000 voti… 3000 voti, tre volte tanto… quattro volte tanto e poi stabilite voi che mi date, hai capito o no?…”. E il politico conclude: “Va bene”.
Ferraro è parente di Francesco Sandokan Schiavone, ha gestito una discussa società dei rifiuti. Ma Mastella lo candida al Senato, dove è il primo dei non eletti. Il fondatore dell’Udeur ignorava le relazioni del suo protetto? Secondo i pm sapeva. Riportano una telefonata in cui si discute dell’avvertimento mandato a Mastella dal presidente della provincia di Caserta, Sandro De Magistris: “Quello è un camorrista”.
Mastella ora è tornato dal padrone.
E ora ricordo uno dei motivi per cui nasceva il Partito Democratico.