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Con la testa a posto e il cuore in mano

Da Gio65 @giovanniparigi

Spesso mi sono chiesto se non mi sono spinto troppo oltre il consentito per essere considerato una persona con la testa a posto. In qualche post ho davvero messo in gioco la mia faccia. Ma non me ne pento: mai -e come sarebbe stato possibile?- ho detto come i Gran veggenti medjugoriani di ricevere informazioni direttamente da Gesù (la Madonna è già impegnata nel valzer delle apparizioni) o, perchè no dal momento che ho parlato di battaglia, da Michele. No, niente di tutto questo, io vi ho messo di fronte solo evidenza matematica, sebbene dalle forme insolite, come il 586a.C. che equivale alla parola serpente in greco. Ho sottolineato che è cosa ben strana che esista una cronologia storica in completa antitesi a quella biblica che ho dimostrata, conti alla mano, essere esistente, lineare e non lacunosa come la descrivono gli studiosi. Anzi ho scritto che essa sola risolve molti dei problemi ancora insoluti con una precisone invidiabile.

Dunque niente visioni mistiche, nessuna estasi, niente di niente che voi stessi non possiate valutare, criticare e credere alla luce della ragione. Vi posso garantire che avrei potuto forzare la mano, ma lascio tutto a un secondo momento: prima viene il vostro farvi certi in piena libertà, dopo potremo anche parlare d'altro, come l'aiuto provvidenziale che ricevei quando dovetti fare i conti con il I° anno di regno di Artaserse, che se fosse stato il 465a.C. tutto sarebbe sballato e non saremmo qui a parlare. Ma io non voglio che nessuno si faccia un'idea diversa dalla fatica che si deve durare se si affrontano le Scritture e questa differenza tra me  e loro deve essere evidente: la verità si fa strada, la menzogna sfonda; la verità la si dimostra, la menzogna la s'impone e non necessariamente con la forza, perchè molto più spesso fa leva su un immaginario collettivo facilmente manipolabile se si dispone dei mezzi necessari, come Medjugorje.

Mi viene adesso in mente Ap.11,3 e i due testimoni vestiti di sacco e Ap. 18,16 e Babilonia descritta come lussuosamente vestita. Non credo sia un caso questo stridente contrasto: la Verità come  profezia mendicante, la menzogna adorna d'oro. Da una parte i folli di Dio e le lor vesti penitenziali (un blog); dall'altra la menzogna sontuosamente vestita (tutti mas media disposti a parlarne bene, oltre che una importantissima radio a loro dedicata). Da una parte il divino, dall'altra il mondo e il mondo va, così chiassoso, arrogante, violento e bugiardo, in perdizione e con lui tutti i coglioni che gli danno credito.  


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