Concorso “Cuore t’Oro 2010”. Silvio in pole position
Creato il 29 ottobre 2010 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
Organizzato dal Circolo della Libertà dell’Acqua Acetosa, sotto l’alto patronato del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, anche quest’anno, la vigilia di Natale, si terrà a Roma la cerimonia di premiazione del concorso “Cuore t’Oro 2010”. Nato da un’idea di fra’ Antonino da Scasazza seguace di Sani Gesualdi, il concorso ha premiato negli anni personaggi del calibro di Saddam Hussein, Osama Bin Laden, Mahmud Ahmadinejad, Ariel Sharon, Vladimir Putin e, lo scorso anno, il generale Than Shwe, meglio noto come il carceriere di Aungh San Suu Kyi. Silvio è fatto così, quando può competere con qualcuno, quali che siano la posta e il titolo in gioco, ci si butta dentro anima e corpo. Il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, il più popolare leader occidentale, il più bello, bravo, efficiente politico che la storia dell’umanità ricordi nonché fautore della ritrovata pace fra gli Usa e la Russia e fra Gheddafi e l’Italia, si è proposto senza indugi di vincere il premio che Gasparri sponsorizza insieme al suo collega e mentore Ignazio La Russa, ministro della difesa e propugnatore dei tric-trac sui Tornado. Quando si è reso conto che a poco sarebbero servite le donazioni al molestatore di ragazzi don Pierino Gelmini e la dentiera alla terremotata aquilana, riparata in poche ore con i soldi della Protezione Civile, Silvio ha deciso di compiere un gesto eclatante, proporsi come tramite per l’affidamento della nipote minorenne di Hosni Mubarak arrestata per furto dalla polizia milanese. Dopo essere stato colto con le mani nel sacco (eufemismo! nda) di Noemi Letizia, dopo le storie delle “notte folli con pillola” con Patty D’Addario, dopo essere stato ritratto con una miriade di giovani e procaci fanciulle sulle ginocchia nell’eremo di Villa Certosa, Silvio aveva deciso di darci un taglio. “Basta – si era detto – devo dimostrare che Veronica ha torto. Sono e resto un gentleman”. E per non dare la stura a qualsiasi maldicenza, lui che a settant’anni suonati se non fa sesso da di matto (mica solo lui poffarbacco), quando gli prende lo schiribizzo di saltare la cavallina, monta (sic!) sull’aereo di stato e se ne va a trovare Putin nella sua dacia siberiana, lontano dagli occhi del mondo e dall’obiettivo di Zappadu. C’è da credergli, quindi, quando afferma, come ha fatto a Napoli nel suo primo (e ultimo) blitz anti-monnezza, che alcune cose gli accadono perché lui “ha un cuore grande così”. E deve averlo davvero grande il cuore, Silvio, se a una minorenne che ha preso parte a qualche festicciola a casa sua, da il suo numero di telefono e quello di Palazzo Chigi. Per cercare di capire come funzionano i filtri della residenza ufficiale del Capo a Roma, con un nostro amico che a sessant’anni ha la voce di un bambino di 6, abbiamo telefonato al centralino della residenza ufficiale del presidente del consiglio. Alla voce che ha risposto, dobbiamo ammetterlo con squisita cortesia, il nostro amico ha detto di essere un orfano in cerca di una famiglia a cui essere affidato. La risposta è stata un suono prolungato segno di un telefono chiuso senza neppure dire buongiorno. Qualcuno dirà che il nostro è stato uno scherzo del cazzo, ma eravamo curiosi di capire come funzionano le cose da quelle parti. Il bello di tutta questa vicenda, che ci rifiutiamo di definire “l’affaire Bunga Bunga”, è che Ruby (Tuesday) ha telefonato a Silvio, (che ha confermato). Silvio ha fatto telefonare alla questura di Milano (che ha confermato). La questura di Milano l’ha rilasciata (confermato). All’uscita Ruby è stata prelevata dalla ex igienista orale di Silvio, Nicole Minetti (che ha confermato). Insomma, contrariamente a quanto accade di solito hanno confermato tutti. È successo che per la prima volta da quando Silvio ha manifestato la sua bulimia sessuale, tutti i protagonisti del “Boccaccio 2010” invece di trincerarsi dietro “no comment” e minacce di querele, confermano. Ma c’è qualcuno a cui non è andata liscia, sono Emilio Fede e Lele Mora , che sono finiti nel registro degli indagati per “favoreggiamento della prostituzione”. Dei due, Lele Mora si è trincerato dietro un silenzio inossidabile mentre Emilio “cuore impavido” qualcosa l’ha detta. Ai magistrati che lo accusavano di aver portato lui la minorenne ai festini Emilio, quello che per il padrone si farebbe uccidere, ha detto “Mai incontrata prima. Io l’ho conosciuta da Silvio e c’ho scambiato solo quattro chiacchiere”, scaricando così sul suo “Proprietario”, la responsabilità dell’incontro. Alla storia della minorenne (s)figata, dopo aver visto le sue foto su Facebook e sui giornali “che ci inonderanno di spazzatura per i prossimi due mesi” come ha detto Belpietro, non riusciamo proprio a credere nonostante la nostra tendenza al credulonismo sia ormai acclarata. Anzi, siccome Ruby è una minorenne, le foto che appaiono sui giornali hanno tutte il volto digitalmente modificato. Dopo averle viste abbiamo avuto la conferma che Silvio alle donne, come primo impatto, non guarda sicuramente gli occhi.
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