- le dismissioni del patrimonio pubblico
- snellimento delle strutture e riduzione degli organici
Non è dato capire però che fine faranno questi dirigenti, se saranno prepensionamenti, licenziamenti, oppure contratti di lavoro non rinnovati.L'altra parte, quella delle dismissioni del patrimonio pubblico, vedono la figura centrale della Cassa depositi e prestiti. Sarà infatti questa struttura ad avere l'opzione di acquisto delle partecipazioni statali in Fintecna spa, Sace spa e Simest spa, la cui cessione dovrebbe portare nelle casse dello Stato sui 10 miliardi. Anche altri edifici di proprietà statale come le caserme, e quelli di proprietà degli enti locali confluiranno in un Fondo immobiliare gestito (e valorizzato...) dalla Cassa Depositi e Prestiti, che provvederà a venderli sul mercato. Gli enti locali proprietari degli immobili riceveranno una quota di partecipazione al fondo, che dovrà essere usata per la riduzione del debito.La Cassa Depositi e Prestiti è una società per azioni a controllo pubblico (70% del Ministero dell'Economia, 30% banche e fondazioni bancarie). Come fonte di raccolta di risorse utilizza un risparmio postale, garantito dallo Stato e l'emissione di obbligazioni, non garantite dallo Stato. Con le risorse garantite si occupa dei finanziamenti pubblici, da quelli dello Stato a quelli dei Comuni.
Di seguito la conferenza stampa.